Roccaraso, Mondiali Sci: arriva Pasetta, il nipote dell’ultimo “luparo” abruzzese

L’Aquila, 2 mar 2012 – Non è l’uomo delle nevi. E nemmeno il frutto di un film di fantascienza. Lui è semplicemente Pasetta, il Paolini dello sport. Nato a Barrea, in provincia dell’Aquila, si definisce scrittore ed inventore ma, nello stesso tempo, rivendica di essere il nipote dell’ultimo “luparo” della zona.
Pasetta, all’anagrafe Tommaso D’Amico, è apparso oggi sulle piste del Monte Pratello dove si è svolta la discesa libera maschile. 70 anni e passa, ha portato con sé gli antenati degli attuali sci. Quelli, tanto per intenderci, che si costruivano ancora solo con il legno e che venivano utilizzati proprio qui, fra Roccaraso e Rivisondoli, oltre 100 anni fa quando venne inaugurata la prima slittovia. “Sono qui -ha detto- per incoraggiare i ragazzi che sono il futuro di questa disciplina”.
Proprio per questo Pasetta, diventato in un attimo l’attrazione di turisti e sciatori che questa mattina affollavano Monte Pratello, l’occasione non l’ha persa. In uno slang misto abruzzese e americano, ha attirato l’attenzione del vincitore della discesa libera, l’americano Ryan Cochran-Siegle, e si è fatto fotografare con lui: un’immagine che è un po’ il simbolo della seconda giornata di gare dei Mondiali di sci di Roccaraso. Separati da 50 anni d’età e da attrezzature tecnologicamente lontane, i due si sono subito intesi grazie a quel linguaggio comune che si chiama sport. “Big”, gli ha detto Ryan, e Pasetta, nonostante l’esperienza accumulata negli anni, si è sciolto in un sorriso.
Succede anche questo durante i Mondiali juniores di sci che, tra risultati e prove tecniche, si concede anche momenti divertenti e di relax. Come quelli che hanno saputo cogliere le migliaia di turisti che oggi, oltre a provare le piste, hanno voluto partecipare attivamente alla kermesse. E, perché no, esporsi per qualche minuto al sole, allenando la pelle alla tintarella estiva.