Metanodotto Snam: i comitati contro l’assessore Cirillo

Sulmona (L’Aquila), 4 mar 2012 – «Di fronte alla lettera del sottosegretario De Vincenti l’assessore Cirillo, anziché inchinarsi all’arroganza del potere, avrebbe dovuto difendere le ottime ragioni che Sulmona ha per opporsi al devastante progetto della Snam». I Comitati per l’ambiente di Sulmona tornano a reclamare le loro ragioni nei confronti dell’amministrazione comunale «Questo è il momento della fermezza, non della pavidità: un amministratore serio e consapevole del proprio ruolo non farebbe come Cirillo, non assumerebbe una posizione rinunciataria e subalterna, ma respingerebbe al mittente le argomentazioni del sottosegretario, così come ha fatto il Consiglio Regionale d’Abruzzo, ignorando la lettera (che Chiodi ha letto in aula) ed approvando alla unanimità la risoluzione del 14 febbraio scorso.
Un amministratore seriofarebbe presente al sottosegretario che, in un Paese democratico, il Governo nazionale non può prescindere dalla volontà del Parlamento ed è perciò tenuto a dare attuazione alla risoluzione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati che prescrive l’individuazione di una localizzazione alternativa sia per la centrale che per il metanodotto.
Un amministratore serio non si inginocchierebbe con il cappello in mano, implorando mitiche compensazioni in denaro, ma difenderebbe, con la schiena dritta, la dignità e i diritti inalienabili del nostro territorio come la salute, la sicurezza e la democrazia che non possono essere merce di scambio. Sono valori che non hanno prezzo e che non si barattano sulla pelle dei cittadini a nessun prezzo!
Il Sindaco Federico non ha nulla da dire al riguardo? E l’assessore Tirabassi? Cirillo parla a nome di tutta la giunta municipale?
Certo è che una amministrazione comunale seria non farebbe passare sette mesi per rispondere al Ministero dello Sviluppo Economico e dire se è favorevole o contraria al progetto Snam.
Ciò che occorre è il massimo di unità e di determinazione nei confronti di chi, per ragioni di profitto, tratta il nostro territorio come se fosse una sua colonia ed i cittadini che vi abitano alla stregua di docili sudditi.
Condividiamo perciò pienamente l’iniziativa del Vice Presidente del Consiglio Regionale Giovanni D’Amico nei confronti del Governatore Chiodi affinché egli dia immediata attuazione alla nuova risoluzione regionale, negando l’intesa all’attuale progetto ed esigendo l’istituzione del tavolo nazionale al fine di entrare nel merito ed individuare la soluzione alternativa».