Campus universitario Pizzoli: si va a processo per gli indagati

L’Aquila, 5 mar 2012 – Gli undici indagati nell’ambito dell’indagine sul "Campus universitario di Pizzoli", accusati di reati di falso e violazioni urbanistiche, dovranno affrontare il processo che si terrà il 25 giugno 2012. Lo riferisce oggi "Il Messaggero". Il campus, intitolato a Giulia Carnevale, ha visto la realizzazione di 11 palazzine in un’area di 8 mila metri quadrati per iniziativa del padre, imprenditore, della giovane morta nel sisma, sequestrate dalla Forestale. Le persone coinvolte e che dovranno presentarsi in tribunale sono Angela D’Andrea, sindaco di Pizzoli; Bruno Sabatini, responsabile dell’ufficio tecnico comunale; Giulio Carnevale, imprenditore; Elvira Pallisco, legale rappresentante della ditta Fer.srl; Sergio Palleschi, progettista e direttore dei lavori; Marcello Drago; Oliver Drago; Patrizia Drago; Giuliano Drago; Ines Ponzi ed Emma Ponzi, proprietari dei terreni sui quali sorge il campus. Dovranno rispondere, a vario titolo, di trasformazione urbanistica ed edilizia in violazione delle norme urbanistiche; mancanza di un piano di lottizzazione valido; progettazione e realizzazione in difformità alle prescrizione del piano regolatore; falso ideologico; realizzazione delle opere in area sottoposta a vincolo paesaggistico, senza la prescritta autorizzazione; realizzazione dell’opera non osservando la distanza minima di 150 metri dal fiume Aterno danneggiamento delle bellezze naturali e dei luoghi e violazione dei vincoli paesaggistici. L’attività investigativa era stata portata avanti dal Nipaf della Forestale dell’Aquila. Il sequestro che aveva fatto molto discutere perché le 11 palazzine avrebbero potuto offrire circa 300 posti letto soprattutto per gli studenti universitari meno abbienti. Un campus che poi nelle volontà di Giulio Carnevale sarebbe stato ceduto al Comune di Pizzoli.