
L’Aquila, 6 mar 2012 – Senza una sede propria, il Ministero potrebbe non erogare più i contributi e, a ruota, verrebbero ridimensionati i finanziamenti regionali.
L’allarme sulla condizione di alcune istituzioni culturali aquilane lo lancia ancora una volta Ezio Rainaldi a nome dell’associazione teatrale "L’Uovo", da anni attivo all’Aquila con la programmazione di eventi culturali. La sede storica dell’Ente nel Teatro San Filippo nel centro della città è ancora inutilizzabile. Per questo oggi su "Il Centro" Rainaldi ricorda «Dopo il terremoto ci è stata data una deroga, considerando l’inagibilità del teatro San Filippo, ma ormai sono passati tre anni e il governo potrebbe bloccare del tutto i fondi destinati ai teatri stabili, che all’Aquila sono due: L’Uovo e Tsa. Tra i requisiti previsti per accedere al finanziamento c’è, infatti, la gestione di una sala da 250 posti, come sede stabile per gli spettacoli».
L’Uovo ha un bilancio annuale che supera il milione di euro: ai fondi ministeriali si aggiunge il contributo regionale, pari a 250mila euro.
«Il resto delle entrate», sottolinea Rainaldi, «è frutto dell’attività che svolgiamo e che abbiamo continuato a portare avanti, con grande sacrificio e buona risposta di pubblico, anche dopo il sisma. Quest’anno abbiamo allestito qualche spettacolo al Ridotto del teatro comunale, ma abbiamo necessità assoluta di una sede stabile. Chiediamo al Comune almeno la disponibilità di un terreno dove realizzare una nuova struttura, visto che tutti i progetti per la costruzione di un teatro all’Aquila sono sfumati».