Magliano dei Marsi, macerie: Iacoboni e Iacomini interrogati giovedì

6 marzo 2012 | 18:34
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Magliano dei Marsi, macerie: Iacoboni e Iacomini interrogati giovedì

Magliano dei Marsi (Aq) – Saranno interrogati giovedì pomeriggio il sindaco di Magliano dei Marsi, Gianfranco Iacoboni, l’assessore comunale Angelo Iacomini, ex vice sindaco, entrambi sospesi, e i fratelli Sergio e Franco Celi, imprenditori titolari della Celi calcestruzzi agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura distrettuale antimafia dell’Aquila.

I quattro sono accusati a vario titolo di traffico illecito di rifiuti, sottrazione di inerti in modo abusivo per avere un vantaggio economico, frode di tributi allo Stato, false certificazioni e corruzione. Secondo il gip che ha disposto le misure cautelari su richiesta del pm Antonietta Picardi, titolare dell’inchiesta, i Celi avrebbero fatto favori e regalie al sindaco e all’assessore in cambio di una delibera di Giunta che li autorizzava all’attività di escavazione di inerti su un terreno di proprietà comunale senza la necessaria autorizzazione della Regione Abruzzo. L’indagine, coordinata dal procuratore distrettuale antimafia dell’aquila, Alfredo Rossini, è stata portata avanti dai carabinieri del Noe di Pescara.

«Durante l’interrogatorio – ha spiegato l’avvocato Leonardo Casciere, che insieme al collega Antonio Iannucci difende i due amministratori – dimostreremo l’infondatezza delle accuse. La procura e il gip – ha proseguito Casciere – hanno preso un abbaglio, se solo avessero letto con attenzione le carte si sarebbero resi conto che la delibera di Giunta al centro dell’inchiesta è valida e che l’errore è stato compiuto dalla Regione. Quel provvedimento – ha spiegato – non ha disposto altro che un subentro dell’impresa Celi su una particella che era già stata autorizzata dalla Regione per un contratto stipulato con un’altra ditta nel 1990. I miei assistiti sono sconcertati e noi stessi avvocati siamo molto perplessi. L’indagine, comunque – ha concluso Casciere – non ha nulla a che fare con la questione delle macerie del terremoto". Per l’avvocato Antonio Milo, con Giancarlo Paris difensore dei fratelli Celi, "i due imprenditori contesteranno le accuse mosse dalla procura e già da giovedì sono certi di poter chiarire la loro posizione, per questo hanno chiesto di essere sentiti il prima possibile».