Sanità: Palomba «Difendiamo il diritto alla salute, non una categoria»

6 marzo 2012 | 10:54
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Sanità: Palomba «Difendiamo il diritto alla salute, non una categoria»

L’Aquila, 6 mar 2012 – «Si liberalizza tutto e poi si vuole impedire ai medici di aiutare i malati dopo l’orario di lavoro in ospedale. Faccio davvero difficoltà a capire certe scelte, dettate più dalla politica che dalla logica». E’ il commento del consigliere regionale Idv Paolo Palomba a quanto il Governo centrale si appresta a fare in materia di sanità con il decreto milleproroghe.

L’esponente politico dell’Idv, già vicepresidente della commissione Sanità della Regione Abruzzo, spiega che «il pericolo è di avere, anche in campo sanitario, due Italie, una in cui i medici possono accontentare i propri pazienti effettuando l’ambulatorio “privato” negli ospedali di appartenenza, ed una in cui questo diritto viene negato, perché gli ospedali non sono in grado di assicurare l’intramoenia e quindi la libera scelta del paziente. Mi associo al presidente Di Pietro che ha parlato di soluzione maldestra, inadeguata ed inefficace poiché anziché garantire il rapporto fiduciario e storico tra medico e paziente, lo sostituisce con quello inaccettabile tra istituzioni e paziente.   La libera professione è un diritto, quindi va rispettato e assicurato. Bisogna però regolamentarlo con norme ferree ed inderogabili attraverso una verifica scrupolosa della produttività in ospedale, a maggiori controlli sull’adeguatezza degli ambulatori e prevedendo sanzioni severissime, fino alla sospensione e alla perdita del posto di lavoro, per i medici che non emettono le ricevute sul bollettario dell’azienda.  La nostra non è la difesa di una categoria, ma è la difesa ad oltranza della meritocrazia e del diritto alla salute dei cittadini».