
L’Aquila, 7 mar 2012 – Il 21 marzo L’Aquila sarà “la città centrale della giornata mondiale della poesia 2012”. L’Unesco ha concesso questo importante riconoscimento alla città terremotata, che il 21 sarà la città della poesia mondiale. «Andate a comprare libri di poesia. Leggetele con gli amici, a scuola, per strada, nei locali. Pubblicate manifesti e tappezzate la città dei versi dei grandi poeti italiani e stranieri che preferite. E se non conoscete la poesia, non vi preoccupate: non è mai troppo tardi per leggerne una, se potete rispolverate un vecchio libro di Leopardi». È l’esortazione che la poetessa Anna Maria Giancarli fa agli aquilani. L’idea di candidare L’Aquila – città dal grande fermento culturale e poetico come testimoniano l’esistenza da anni del premio Laudamia Bonanni e la manifestazione Poetronics – a città della poesia mondiale è proprio della Giancarli, presidente dell’associazione culturale “Itinerari armonici”. Al suo fianco anche Isabella Tomassi e Alessandra Di Vincenzo. La manifestazione ha il sostegno anche dell’assessorato alla Cultura del Comune dell’Aquila e di Stefania Pezzopane.
Ma come organizzare una giornata mondiale della poesia in una città-non città? Semplice: veicolare poesia pervasiva facendo leva sulla vocazione poetica della città e sfruttando la condizione in cui L’Aquila si trova dal post-sisma: l’inesistenza di luoghi di socializzazione, la scomparsa del centro storico, il danneggiamento di quasi tutte le sedi delle associazioni culturali. Così la poetessa ha realizzato un progetto cucito addosso alla nuova realtà, una città dei non-luoghi, dove è difficile trovare spazi per incontrarsi e dove anche semplicemente accogliere persone che arrivano da fuori può essere un problema.
Sarà quindi la poesia a popolare i vicoli, i nuovi quartieri dei progetti Case e dei Map, le scuole e le piazze e le vie del centro storico con la sua profondità e leggerezza.
Il programma della giornata, spiega la poetessa Giancarli, è ancora in “progress”. Nel senso che è aperto a tutti i contributi, alle idee e alla creatività degli aquilani e dei poeti. «Abbiamo elaborato il progetto dopo un’attenta analisi della situazione», aggiunge la poetessa, «abbiamo una città che però non c’è; abbiamo la cultura ma non abbiamo i luoghi, e poi non abbiamo il sostegno economico».
Questo significa che non ci sono le forze economiche per ospitare i poeti, che dovrebbero arrivare da tutto il mondo. E quindi l’idea è di ospitare i loro versi. Nonostante tutto, sono tanti i poeti che hanno deciso di venire all’Aquila a loro spese, per arricchire la giornata con reading e performance. «Non abbiamo più nulla. Sarà la poesia a essere presente in tutte le forme e in tutti i luoghi della città. Affiggeremo manifesti e locandine sugli autobus con versi di poesie di poeti del calibro di Elio Pagliarani, Bianca Maria Frabotta, Maria Spaziani, fino ad arrivare ai poeti più giovani». Il programma sarà dunque diffuso nei dettagli nei prossimi giorni, ma gli organizzatori chiedono alla cittadinanza di partecipare alla sua definizione. «Sicuramente diffonderemo 100 poeti, a dir poco», spiega la Giancarli. «Per una settimana ci saranno striscioni nei punti nevralgici della città e saranno distribuiti 10mila volantini da portare nelle new town e nelle scuole. Ma facciamo un appello: servono volontari che abbiano voglia di fare volantinaggio, anche nei supermercati e negli ospedali. Bibliobus andrà nei vari progetti Case per fare “Microfono aperto” e un reading serale. Tra gli strumenti di cui abbiamo bisogno, c’è una macchina con altoparlante e casse». Nelle scuole, inoltre, i docenti leggeranno poesie.
«Volevamo fare un’unica manifestazione al chiuso, invece ce ne saranno tantissime diffuse in tutta la città», spiega la Giancarli. «Ad esempio nel locale Cinema Olimpia, ai Quattro Cantoni, con performance di poeti. Ha dato la sua adesione anche un artista di fama mondiale, che distribuirà delle banconote dove ci saranno impressi versi di poesie. Saranno selezionate e diffuse poesie e opere multimediali di autrici e autori di grande significato e rilevanza».
La poetessa ha evidenziato il peso che ha L’Aquila nella produzione di poesia a livello nazionale. «Ho fatto letture nelle tendopoli, reading all’asilo occupato e a Case Matte, ho curato antologia per L’Aquila», racconta la Giancarli, «e vedo che ci sono persone e soprattutto giovani, che hanno voglia di poesia. E io appena mi accorgo di una voce più giovane nel coro, la catturo. È importante creare occasioni per fare entrare a contatto con la poesia anche chi non l’ha mai fatto, così da restarne contaminato. I giovani devono crescere respirando cultura, bisogna però che noi creiamo opportunità, stimolando le passioni e dando la possibilità di confrontarsi con un livello alto di poesia mondiale».
Intanto, anche se il programma non è ancora completo, la poetessa annuncia che da Roma verranno anche rappresentanti di “Noi Donne”, la storica rivista dei movimenti femminili, che «ha già fatto uscire un articolo», racconta la poetessa. In particolare verrà la giornalista e poetessa Elena Ribet, ma anche un gruppo di poeti molto nutrito direttamente dalla capitale. «Vogliamo che la poesia circoli il più possibile, abbiamo già comunicato a tutte le associazioni culturali di contribuire. È importante veicolare l’evento, anche perché un’arte contamina l’altra, non si lavora a compartimenti stagni, ma propagando la cultura, che fa bene a tutti».
M.Gianf.
CHE COS’È LA GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA:
La Giornata mondiale della poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.
L’UNESCO negli anni ha voluto dedicare la giornata all’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni. Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica.