Tassa sulle disgrazie: Mascitelli si appella a Pagano

7 marzo 2012 | 18:01
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Tassa sulle disgrazie: Mascitelli si appella a Pagano

L’Aquila, 7 mar 2012 – Il Presidente Pagano giorni fa ha trasmesso a tutti i parlamentari abruzzesi copia della risoluzione del Consiglio Regionale approvata nella seduta del 14/02/2012. Nella risoluzione il Consiglio Regionale chiedeva ai parlamentari abruzzesi l’impegno ad abrogare la norma istituita dal governo Berlusconi e nota come "tassa sulle disgrazie". L’aspetto singolare della vicenda è che negli stessi giorni, in occasione del voto sul Decreto Milleproroghe, l’emendamento a prima firma Mascitelli, che chiedeva l’abrogazione di questa norma, veniva bocciato nelle commissioni riunite I e V in Senato, con il concorso dei voti dei due senatori abruzzesi del Pdl Tancredi e Pastore.

«Ho deciso di inviare una lettera aperta al Presidente Pagano – ha dichiarato il senatore Mascitelli – perché la storia di questo episodio, che suona quasi come una presa in giro per la tempistica e i contenuti, è l’emblema del centro-destra abruzzese. In Abruzzo proclami a difesa dei diritti degli abruzzesi, e a Roma compiacenza e omissioni per le scelte sbagliate fatte dal precedente Governo. Per nostra fortuna è intervenuta la Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di questa tassa vergognosa. Ora al tavolo del governo, se Chiodi fa sentire la sua voce, possono essere definite le quantificazioni dei danni ingenti subiti dalla nostra regione per l’emergenza eccezionale del maltempo, con la speranza che non faccia la stessa fine dei risarcimenti delle alluvioni dello scorso anno, che gli abruzzesi ancora attendono».

LA LETTERA

CarissimoPresidente,

Riscontro la Tua cortese nota del 28.2.2012, con la quale viene trasmessa la deliberazione del Consiglio Regionale n. 106/2.

Al punto 3 del dispositivo deliberativo si chiede un impegno "ai Parlamentari abruzzesi, per un’apposita norma che escluda per tale calamità, in Abruzzo e nel resto d’Italia, l’applicazione della disposizione legislativa contenuta nell’art. 5 quater della Legge 26 febbraio n. 10/2011" (la cosiddetta "tassa sulle disgrazie").

E’ mio dovere far presente che, nel corso delle votazioni delle proposte emendative all’ultimo decreto Milleproroghe, in sede di Commissioni riunite I e V del Senato, l’emendamento avente ad oggetto la specifica questione dell’abrogazione della norma richiamata, riscontrabile dai verbali di commissione, a prima firma Mascitelli, è stato respinto con il voto dei senatori del gruppo Pdl, includendo nel novero anche i colleghi appartenenti a tale gruppo della Regione Abruzzo.

E’ dovuta intervenire successivamente, come è noto, la Corte Costituzionale, che, con la sentenza 22/2012 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della cosiddetta "tassa sulle disgrazie", e pertanto le regioni potranno dichiarare, come in Abruzzo, lo stato di calamità senza penalizzare i propri cittadini, già provati da eventi calamitosi.

Restando a Tua disposizione, mi permetto però di suggerire per il futuro e in considerazione dall’autorevolezza del Tuo ruolo, un invito più tempestivo e stringente ai parlamentari abruzzesi appartenenti alla Tua formazione politica, nell’ assumere posizioni più costruttive e proficue negli interessi generali della nostra Regione e delle nostre Comunità.