L’Aquila, “Città nuove”, verso la “città aperta” di De Matteis

8 marzo 2012 | 16:19
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L’Aquila, “Città nuove”, verso la “città aperta” di De Matteis

L’Aquila, 8 mar 2012 – “Città nuove”, “Città aperta”; l’affinità non solo semantica c’è già, anche se la neo-nata fondazione aquilana del movimento di Renata Polverini non ufficializza ancora il proprio appoggio al candidato sindaco Giorgio De Matteis. Il coordinatore Geremia Mancini tuttavia parla della necessità di un unico candidato sindaco e del bisogno di una fase nuova della politica aquilana.

«Auspichiamo che il centro destra – ha detto – possa trovare l’unità su un’unica persona». Nella platea c’è una buona fetta della Ugl, ovviamente con Piero Peretti e Giuliana Vespa; c’è anche  l’ex sindaco Biagio Tempesta (che libera subito il campo da ipotesi di candidature locali), Carla Mannetti, il consigliere comunale Vito Colonna, l’altra faccia del Pdl, insomma. Spunta poi Carlo d’Emilio famoso per il doppio senso di viale Corrado IV. La fondazione vicina al centro destra, sembra intenzionata ad andare alle amministrative con una lista di appoggio.  «Mi sembra grave che il centro destra possa andare diviso – ha osservato Geremia Mancini –  Questa frammentazione non giova. Noi guarderemo quello che accadrà nei prossimi giorni. Guarderemo ai programmi e agli uomini».

Anche Giuliana Vespa ha sottolineato che «la Campagna elettorale  sta assumendo i contorni di una farsa. Questa fondazione è vicina al centro destra, noi vogliamo prendere per mano il cittadino. Nel post sisma la gestione della giunta Cialente che ha fatto più danni del sisma stesso. Cialente ha detto eleggetemi subito al primo turno così non perdiamo tempo, ma  la sua frase è ridicola. Ci ha fatto assistere ai balletti di  riconsegna della fascia, dimissioni, scarica barile sul piano ricostruzione. Noi invece vorremmo idee nuove per questa città».

Per la fondazione il cento storico della città «deve avere priorità assoluta. No a una nuova pompei». «Siamo amareggiati per quanto sta succedendo al centro destra – ha aggiunto –  Si sta generando confusione e l’elettorato non sa come muoversi. Come Città nuove, auspichiamo un centro destra che  possa trovare unità su un’unica persona. Avevamo bisogno di un unico candidato sindaco. I nostri obiettivi sono anche quelli più stupidi. Non possiamo accettare che i nostri ragazzi abbiano come punti di riferimento i centri commerciali . Non si può accettare». Infine,  un plauso alla coerenza di Luigi D’Eramo. (A.Cal).