
L’Aquila, 9 mar 2012 – All’insegna del fair play, il professor Pierluigi Properzi, candidato sindaco del progetto “Domani, L’Aquila” si è presentato questa sera alla città nella sala Ance.
Ha parlato di una candidatura fatta in casa poi con fervore si è lanciato sui temi della ricostruzione disegnando L’Aquila di domani, lasciando da parte slogan del tipo com’era, dov’era e gli altri luoghi comuni. Con il suo maglioncino blu, ha parlato alla città più da urbanista che da sindaco, affatto da politico. Pochi del resto i politici presenti, fatta eccezione per una delegazione del Pdl che appoggia il candidato, capeggiata dal segretario provinciale, Alfonso Magliocco.
Properzi ha definito i sui avversari, di qualità: «Giorgio de Matteis – ha continuato – potrebbe essere uno splendido alleato del sindaco dell’Aquila». Lunedì il programma del candidato sindaco sarà sul sito. «Abbiamo deciso di costituire 6 cantieri di ricostruzione – ha spiegato – su alcune tematiche e sul territorio a cui i cittadini possono contribuire».
Molti i professionisti in sala, fra avvocati, architetti, ingegneri e qualche volto noto, fra cui l’ex assessore comunale Alberto Mazzocco, la ex dirigente di La Destra, Sabrina Cicogna. Properzi è partito dal 6 aprile e dagli errori della governance. «L’intervento del progetto case è stato efficace, ma da un punto di vista urbanistico ha creato grossi problemi. – ha detto – E’ stata poi avviata poi una governance zoppa».
Un cenno anche sui tempi della ricostruzione: «un modo ruffiano di rispondere è dire ricostruiamo la città in 10 anni, io invece dico: perché si può intervenire per il restauro delle chiese e non si può fare per gli edifici privati? Ritengo che il piano di ricostruzione debba essere fatto dove serve. Abbiamo perso tre anni per capire cosa fare. Se si fosse raggiunto un punto di convergenza fra comune e commissario si sarebbe potuto cominciare con gli edifici vincolati che non avevano bisogno di un cambio di destinazione d’uso. Se torniamo a una normalità degli atti amministrativi si può recuperare del tempo».
Da urbanista Properzi ha criticato la disattenzione per il centro storico: «Dobbiamo parlare del domani senza infognarci sulle questioni del passato. Basta con le varianti per far nascere i centri commerciali. Ho il timore che si vada ad un consumo di suolo altissimo, e che si costringa gli aquilani a usare sempre l’auto». Per il candidato sindaco il centro storico è un priorità, ma in contemporanea si poteva cogliere l’occasione di far diventare una città vera quella periferia che si allunga dal Torrione a Pettino rendendola vivibile. «Ora bisogna elevare la qualità della vita nei posti dove la gente sta». Poi su fronte politico ha spiegato che la sua candidatura «è una cosa fatta in casa – ho avuto l’adesione del Pdl, altre forze politiche si stanno organizzando e hanno espresso il loro sostegno». Ieri però Daniele Toto non c’era». (A.Cal.)