
Avezzano, 10 mar 2012 – «Voglio una città più bella, più consapevole di sé, urbanisticamente più coerente, che valorizzi le eccellenze, che produca cose migliori». Italo Cipollone, candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni comunali, si presentato così ai giornalisti che lo aspettavano questa mattina nella conferenza stampa tenuta al caffè Noà, bar antistante il tribunale. Accompagnato dai più importanti esponenti politici del Pdl, il senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, il sindaco uscente Antonello Floris, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, l’assessore regionale Angelo Di Paolo, i consiglieri regionali Emilio Iampieri e Valter Di Bastiano e il coordinatore del Pdl della provincia di L’Aquila Massimo Verrecchia, Cipollone ha subito rivendicato la propria indipendenza e indisponibilità o ogni condizionamento: «Il senatore Piccone – ha esordito – non sa cosa dirà oggi, ci siamo conosciuti per la prima volta pochi giorni fa».
Filippo Piccone, da parte sua, ha risposto con una battuta a chi gli chiedeva come mai il centrodestra non abbia celebrato le primarie:«Abbiamo superato le primarie con un Primario (appunto il dott. Cipollone)». Poi il senatore ha ribadito che «far governare i tecnici a priori segnerebbe una sconfitta della politica, di qui l’esigenza di coinvolgere la società civile per restituire alla politica una dimensione partecipativa e aprire una nuova stagione di protagonismo marsicano».
È toccato poi a Cipollone illustrare i punti salienti del suo programma, a cominciare dalla necessità di dare un’identità forte a una città cresciuta molto negli ultimi anni, anche demograficamente: «Occorre ritrovare e alimentare – ha spiegato – il senso di appartenenza, l’attaccamento alla propria città. Avezzano deve crescere come capoluogo della Marsica. E per farlo bisogna mettere al centro la cultura, valorizzare il passato, vivere il presente ma anche guardare al futuro. Ho fatto nascere migliaia di bambini ad Avezzano – (è da vent’anni primario ospedaliero di pedistria, ndr) – e vorrei che continuassero a vivere qui, che lavorassero e si realizzassero nella nostra città senza dover andare via. Ancora: occorre dare lustro alle eccellenze della città, che ce ne sono molte quanto trascurate. Costruire percorsi culturali e turistici. Rendere la città e il suo centro storico più vivibile e nello stesso tempo, animare le frazioni». Non solo, Cipollone si è soffermato sul «nuovo metodo di amministrare la città»ed ha lanciato il suo slogan: «Spalancare le porte ed aprire le finestre». Attivare call center, news letters, sedute comunali trasmesse via radio, rendere pubblici i bilanci e le voci di spesa, Cipollone ha dimostrato di avere le idee chiare. «Insomma un nuovo modo di fare», ha concluso. M.P.