
L’Aquila, 11 mar 2012 – Ha incontrato il candidato sindaco, ormai noto in città per i suoi numerosi multicolor manifesti sei per tre, proprio mentre era atteso alla presentazione del candidato sindaco di Domani, L’Aquila, Pierluigi Properzi. Il coordinatore regionale di Fli Daniele Toto, venerdì pomeriggio al bar Barbarossa del capoluogo si sarebbe concesso una lunga pausa caffè con il consigliere comunale di Fli, Enrico Verini. A quest’ultimo il coordinatore avrebbe smentito la possibilità di un appoggio al Pdl confermando di voler puntare sulla sua candidatura. Se così fosse, sarebbe smontato parte del teorema che ha fatto sciogliere come neve al sole le primarie.
L’ex coordinatore uscente del Pdl Gianfranco Giuliante aveva parlato di un appoggio di Fli a Properzi condizionato: «Personalmente ho sentito Toto – aveva detto Giuliante prima del pastrocchio – il quale ha sostanzialmente detto che c’era la possibilità di una convergenza civica, ma la condizione era che il civico dovesse rimanere civico e che non si facessero le primarie». Be’ nei fatti le primarie sono saltate e il civico non è rimasto civico con l’adesione del Pdl al progetto Domani L’Aquila. In ogni modo, Daniele Toto si è comportato un po’ come una sposa che fugge a pochi metri dall’altare. Un’assenza giustificata con una telefonata di cortesia fatta a Properzi . «Non ce la fa a venire», ha riferito il candidato sindaco in occasione della sua convention. Intanto, nei prossimi giorni la candidatura di Properzi per ottenere il marchio Pdl, dovrà essere portata sul tavolo del segretario Angelino Alfano. Come recita infatti l’articolo 25 dello Statuto del Pdl: «La candidatura a Sindaco di Grande Città o di Comune capoluogo è stabilita dal Segretario Politico Nazionale, sentito il Coordinatore regionale, provinciale o di Grande Città. Le candidature nelle relative liste comunali sono stabilite congiuntamente dal Coordinatore e dal Vice coordinatore regionale, su proposta congiunta del Coordinatore provinciale o di Grande Città e relativi Vice vicari ratificata a maggioranza semplice dal Coordinamento provinciale o di Grande Città. In caso di mancato accordo tra i Coordinatori a livello provinciale o regionale, decidono i relativi Coordinamenti a maggioranza qualificata dei due terzi. In caso di ulteriore mancata intesa, la decisione spetta al Segretario Politico Nazionale». Questo stabiliscono le tavole della legge pidiellina. Ne caso di Properzi l’esecutivo provinciale ha già deciso. Tocca ora al coordinatore regionale Filippo Piccone dire la sua, poi il nome di Properzi prenderà il decollo per atterrare direttamente sul tavolo di Alfano. Sì, Angelino Alfano quello che ha inventato le primarie del centro destra miseramente naufragate all’Aquila. Sarebbe interessante sapere come i livelli territoriali del partito spiegheranno questo piccolo dettaglio al super segretario. Proprio per questa ragione i malpancisti continuano a sperare in un ennesimo colpo di scena. Del resto il Pdl non è nuovo ai coup de theatre. In una strana domenica mattina del 2007 il partito annunciava la candidatura a sindaco dell’avvocato Stefano Rossi in una conferenza stampa, per fare dietrofront il giorno dopo comunicando che il candidato sindaco era invece Maurizio Leopardi. A.Cal.