Crollo via XX settembre 79: deciso processo per indagati

12 marzo 2012 | 07:23
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Crollo via XX settembre 79: deciso processo per indagati

L’Aquila, 12 mar 2012 – L’inchiesta sul crollo del palazzo di via XX Settembre 79, che causò nove vittime vedrà il processo per gli indagati di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni gravi. Lo ha deciso il pm titolare dell’inchiesta, Fabio Picuti, riferisce "Il Messaggero" riferendo l”esito di una perizia depositata alcuni mesi fa, piuttosto complessa e per questo oggetto di una lunga discussione tra gli avvocati di parte, ma per Picuti il quadro accusatorio non è stato scalfito. La novità, oltre alla richiesta di rinvio a giudizio, è l’uscita dall’inchiesta giudiziaria di due indagati. Si tratta di Luigi Giuseppe Maria Bonifacio, tecnico geologo, e Renato Amorosi, quest’ultimo funzionario del Comune dell’Aquila. Proprio lui era finito sotto processo con l’accusa di avere firmato la concessione edilizia nel 2004 in cui si autorizzavano i lavori di edificazione dell’edificio vicino a quello che poi è crollato. Bonifacio era finito invece sotto la lente di ingrandimento della procura della Repubblica dell’Aquila perché accusato di avere firmato la relazione geologica.

Restano dunque imputati Francesco Laurini e Armido Frezza, quali coamministratori della società di costruzioni Belvedere che pochi anni fa realizzò un edificio presso quello crollato (e che secondo le parti civili avrebbe indebolito indirettamente il fabbricato più vecchio). Insieme a loro figurano il progettista e direttore dei lavori Diego Scoccia, Pietro Paoloni che aveva incarichi analoghi, oltre al collaudatore statico Enrico De Cristofaro. Nel crollo del 6 aprile ci furono nove morti. Si tratta di Antonella Cora e Alessandra Cora (figlie dell’avvocato Maurizio, scampato alla tragedia), e della moglie e madre della ragazze, l’insegnante Patrizia Massimino. Sotto la macerie sono morti anche Anna Aloisi, Giulia Carnevale, ingegnere il cui progetto è stato utilizzato per ricostruire l’asilo di Onna, Loredana Bernardi, Ezio Pace, Fabio Pace, e il dentista Dante Vecchioni.