
L’Aquila, 12 mar 2012 – Il simbolo dei verdi “germoglierà” in ordine sparso in quasi tutte le liste che sostengono il candidato sindaco Giorgio De Matteis. Il sodalizio all’insegna dello “scordammuse o passato” è servito. Del resto ne è passata di acqua sotto i ponti da quanto i Verdi erano i crociati del no alla terza galleria sotto Gran Sasso mentre De Matteis militava nel fronte del sì. Legittimo cambiare idea per il candidato sindaco che invece ora sposa tutti i temi ambientalisti e animalisti sul no al consumo del territorio.
Qualche perplessità il moderato cattolico De Matteis sembra averla mostrata per un paio di punti del programma dei Verdi che fanno riferimento al riconoscimento alla copie di fatto e al voto agli immigrati. Anche i Verdi vogliono attraverso De Matteis ritrovare una loro identità che nulla ha più a che fare con il centro sinistra. A benedire il matrimonio doveva esserci il segretario Angelo Bonelli che è malato. C’era invece il leader regionale Walter Caporale: «Abbiamo scelto di sostenere Giorgio con coraggio e onestà perchè gli uomini contano più dei partiti – ha spiegato – La nostra unica preoccupazione è quella di un apparentamento con il Pdl al ballottaggio, ma Giorgio mi ha assicurato per iscritto che non sosterrà il cartello di centro destra. Noi dal canto nostro comunque non siamo un partito di sinistra».
Fra i candidati in pole position con la spilletta dei verdi c’era Eugenio Carlomagno, un ritorno. Caporale ha poi motivato il divorzio a livello locale dal centro sinistra: «Contribuimmo a far vincere la coalizione di centro sinistra nel 2007, ma il sindaco non ci ha mai chiamati dopo l’elezione. La sua risposta giunge ora tardiva. Qualcuno ci ha minacciati dicendoci che saremo esclusi dal centro sinistra. Ci hanno detto che siamo venduti, ma non ci importa». Il sodalizio con i Verdi dimostra che il progetto di De Matteis è davvero aperto. «Quando abbiamo parlato di l’Aquila città aperta intendevamo proprio questo – ha detto il candidato sindaco – La gente non vuole più votare le caselle. Si è credibili se si ha dietro la città e non un partito». De Matteis ha colto l’occasione per criticare gli ultimi “spari” della giunta Cialente: «Il piano aree bianche non sarà mai approvato in Consiglio e peraltro farebbe lievitare il contenzioso». Poi un cenno alla fine del commissariamento: «Chiodi dovrà rimanere fino all’intesa del piano di Ricostruzione. Se Cialente lo avesse approvato prima ora il commissario sarebbe già andato via».
A.Cal.
ROBERTO SANTANGELO VICECOORD COMUNALE PDL: PATTO TRA DIAVOLO E ACQUA SANTA – «Pur di vincere le elezioni amministrative De Matteis le prova tutte, anche le combinazioni più impensabili che porteranno alla formazione di una coalizione "estremamente"eterogenea che va dall’UDC ai Verdi. Parliamo di due "fazioni" opposte e contrapposte che difendono e promuovono valori inconciliabili: la famiglia. Proprio qualche giorno fa, esattamente il 2 marzo, il Presidente del Gruppo Verdi in Consiglio regionale Walter Caporale, partecipando alla conferenza stampa indetta per annunciare la nascita dell’Arcilesbica Pescara, ha riaffermato il suo impegno per perorare la nascita del registro delle unioni civili e per assicurare, con la nuova legge elettorale in discussione proprio in questi giorni in Commissione elettorale, una parità di genere sostanziale e non solo di facciata, com’è avvenuto finora. Inconcepibile l’apparentamento dei Verdi con l’Udc e con il mondo cattolico, da sempre nutrito bacino di voti per Giorgio De Matteis. Quelli che fino a qualche tempo fa potevano essere considerati il "Peppone e Don Camillo" della politica abruzzese, adesso andranno a braccetto alle prossime comunali! A questo punto invitiamo i moderati e i cattolici a votare PDL alle prossime elezioni amministrative, rassicurandoli che il nostro è l’unico schieramento politico che difende i valori tradizionali della famiglia basata sull’unione di un uomo e una donna».