Università L’Aquila: caso affitti, il rettore resta e si difende dalle accuse

13 marzo 2012 | 07:24
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Università L’Aquila: caso affitti, il rettore resta e si difende dalle accuse

L’Aquila, 13 mar 2012 – Il rettore dell’Università dell’Aquila, Ferdinando di Orio, affronta pubblicamente in una conferenza stampa il tema degli affitti pagati dall’ateneo, dopo il terremoto del 2009, per il capannone dell’ex Optimes, nel nucleo industriale di Pile, che ospita Ingegneria, decisione questa che lo vede  indagato per truffa e abuso d’ufficio. «Anche oggi non saprei parlarvene, non me ne occupavo io ma il direttore amministrativo Filippo Del Vecchio (sotto inchiesta, ndr): sono indagato solo perché ho messo una firma su un atto», queste le parole del rettore, riferite da "Il Messaggero". «Ma quali capannoni gratis dopo il sisma! Al massimo ci hanno offerto un prato verde, ma nonostante questo sono voluto rimanere all’Aquila, altro che Pineto e Carsoli come voleva qualcuno», ha aggiunto di Orio.

«Non rispondo alle deliranti affermazioni e alle volgari insinuazioni sulla mia persona» ha detto il capo degli oppositori, il docente di Medicina Sergio Tiberti, che ha parlato di «fine epoca» e ha aggiunto che «di Orio ha riferito di un rinvio a giudizio nei miei confronti, non so per che cosa, nel mese di giugno, notizia clamorosamente falsa». 

Sull’ipotesi di dimissioni anticipate per quale motivo dovrei dimettermi? Di che cosa devo vergognarmi? Io e questa università andiamo a testa alta per quanto fatto in questi otto anni esaltanti».

SERGIO TIBERTI – «In merito alla conferenza stampa tenuta dal Prof. di Orio, indagato dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, per truffa e abuso di ufficio, non rispondo alle deliranti affermazioni e alle volgari insinuazioni sulla mia persona. Tengo a precisare che il di Orio ha riferito di un rinvio a giudizio nei miei confronti, non so per che cosa, nel mese di Giugno, notizia clamorosamente falsa. Tutto il resto lo lascio alla commiserazione dei più e alla adulazione manifestata dai pochi presenti a questa celebrazione della fine di un’epoca».

COSTANTINI: SULLA VICENDA QUALCUNO STA BARANDPO- «Sulle accuse pubbliche relative alla disponibilita’ addirittura gratuita di capannoni nella fase dell’emergenza post terremoto che il Prof. Tiberti rivolge ormai quotidianamente al Rettore dell’Universita’ aquilana, colpevole secondo lo stesso Prof. Tiberti di non aver preso in considerazione queste opportunita’ e di avere preferito spendere centinaia di milioni di euro di affitti per i locali ex Optimes, qualcuno sta barando».

E’ il commento di Carlo Costantini che specifica «O il Prof. Tiberti se, essendo organico all’Universita’ ed avendo saputo di queste opportunita’, analoghe a quelle dell’ex Optimes, non le ha intenzionalmente segnalate a chi di dovere, per fare in modo che sbagliasse (in questo caso la sue responsabilita’ sarebbero dal mio punto di vista ben piu’ gravi di quelle di chiunque altro).
O il Rettore se, avendo avuto segnalazione della disponibilita’ gratuita o quasi gratuita, come sostiene il Prof. Tiberti, di questi capannoni, non l’ha sfruttata, preferendo ricorrere ad un onerosissimo contratto di locazione (ed in questo caso, invece, sarebbero evidentissime e gravi le responsabilita’ del Rettore).

Una terza opzione non esiste, salvo quella, che non voglio neppure prendere in considerazione, che il Prof. Tiberti si sia inventato tutto e che all’epoca dei fatti non abbia potuto segnalare al Rettore ed alle competenti strutture tecniche dell’Universita’ queste analoghe disponibilita’, alternative ai locali dell’ex Optimes ed addirittura gratuite, semplicemente perche’ non esistevano.
Troppo semplice capire chi tra i due non e’ in buona fede; talmente semplice che e’ meglio parlare di altro!»