Castel del Monte premia donne “castellane” per l’impegno socio economico

L’Aquila, 14 mar 2012 – Cinquantasei donne “castellane”, appartenenti a tre distinte generazioni correnti dal 1910 al 1930, tutte viventi, sono state insignite di un attestato e di una specifica targa, quale testimonianza di un significativo contributo offerto negli anni per la corretta costruzione e gestione della famiglia, per la significativa formazione dei giovani, per la capace gestione della piccola o media azienda agricola di carattere familiare e, anche e soprattutto, per aver concorso fattivamente alla realizzazione di un tessuto sociale connettivo di base per lo sviluppo socio economico del territorio comunale di Castel del Monte.
L’evento è stato progettato ed organizzato dalla locale Pro Loco, in collaborazione con la Provincia ed il Comune di Castel del Monte. Alla cerimonia hanno preso parte: Mons. Angelo Spina, Vescovo della Diocesi di Sulmona e Valva; Luigi D’Eramo, Assessore alla Promozione Sociale della Provincia dell’Aquila; Luciano Mucciante, Sindaco del Comune di Castel del Monte; la Prof.ssa Liliana Biondi, antropologa dell’Università dell’Aquila.
La professoressa Biondi ha illustrato in un particolare spaccato analitico i caratteri somatici delle donne castellane e di quelle abruzzesi in genere, ponendo in evidenza gli aspetti mascolini dei volti, segnati dalla fatica, dall’impegno e dalla responsabilità della solitaria conduzione della famiglia e dell’azienda, dal momento che i mariti avevano dovuto effettuare la transumanza per il governo delle greggi. Questi visi si erno induriti ancor più per aver dovuto affrontare anche le difficoltà climatiche dei lunghi inverni castellani. Attraverso lo spaccato, comunque, sono emerse altre qualità positive delle donne castellane. La particolare dedizione alla cura, all’istruzione e alla educazione dei figli. La lavorazione della lana, dalla tosatura, al lavaggio, alla filatura ed alla tessitura della lana, proprio come avviene in una razionale azienda organizzata a ciclo chiuso.Le donne castellane, ha proseguito la Biondi, hanno fatto tesoro della perfetta conoscenza del passato per vivere intensamente un impegnativo presente e, con il fine ultimo, di assicurare un futuro migliore ai propri figli, nipoti e pronipoti. Ci sono riuscite in pieno, visto il tessuto sociale che hanno saputo realizzare, sparso sui cinque continenti, alla ricerca del progresso socio economico della famiglia e della collettività.
Monsignor Spina ha saputo cogliere un interessante aspetto dei nomi di battesimo attribuiti a queste donne. A più di cinquant di esse è stato imposto, come primo o secondo nome, quello di Maria in segno di devozione alla Madonna e, con ogni probabilità, proprio alla Madonna di Picciano, meglio conosciuta come la Madonna dei Pastori.
L’Associazione Pro Loco, sulla scorta dei servizi e delle partecipazioni offerte avverte la necessità di ringraziare tutti coloro che hanno voluto contribuire alla perfetta riuscita dell’evento e, in particolare, Mons, Spina Vescono di Sulmona e Valva. Luigi D’Eramo assessore Provinciale, Luciano Mucciante Sindaco di Castel del Monte, i giovani atltei della Polisportiva per l’assistenza alle festeggiate, le ragazze in costume della “Notte delle Streghe”, il Comitato locale della Croce Rossa, il Comandante e la stazione dei Carabinieri di Castel del Monte e quanti hanno voluto testimoniare, con la loro presenza, la stima e la fiducia nei confronti della Pro Loco, organizzatrice della manifestazione.