Crisi imprese, Gregori (Confartigianato) ai futuri sindaci: «Quali soluzioni?»

15 marzo 2012 | 12:38
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Crisi imprese, Gregori (Confartigianato) ai futuri sindaci: «Quali soluzioni?»

L’Aquila, 15 mar 2012 – Il Presidente di Confartigianato Servizi L’Aquila Claudio Gregori si rivolge in una lettera aperta ai candidati sindaci dell’Aquila per portare all’attenzione dei potenziali futuri primi cittadini «le difficoltà in cui versano le imprese aderenti a Confartigianato».

«La ben nota crisi che ha investito l’Italia e l’Europa – si legge nella lettera –  nel nostro territorio ha raggiunto livelli preoccupanti soprattutto in considerazione di quanto accaduto dopo il sisma del 6 aprile 2009. Il  territorio, già duramente colpito prima del sisma sta subendo un ulteriore depauperamento sotto ogni punto di visto. Un tessuto sociale   definitivamente disgregato, senza di punti di riferimento e centri di aggregazione ma, soprattutto, ancor di più l’assenza di lavoro. In molti hanno deciso di abbandonare la nostra città e coloro che sono  rimasti sono costretti a fare i conti con tutte le difficoltà ben note a  tutti.

E’ evidente che il più  grande cantiere, quale doveva essere la città dell’Aquila, non lo è per noi operatori locali in virtù del fatto che tutti i lavori di una certa entità sono stati conferiti a ditte di fuori regione, preferibilmente del nord, lasciando le ditte del posto al palo.  Le imprese di pulizia, infatti,  sono state escluse senza nemmeno essere state interpellate (vedasi il progetto C.A.S.E.)  in cui l’appalto è stato assegnato con affidamento diretto».

«La difficoltà di trovare un posto di lavoro e quindi un reddito che li renda autosufficienti – prosegue Gregori –  porta i giovani e i meno giovani a compiere tanti sacrifici e sentirsi frustrati spesso in modo umiliante e li porta a procrastinare la vita nella famiglia paterna, deludendoli nel loro bisogno di autonomia e di libertà d’esperienza. Le istituzioni già talvolta così lontane dal paese reale, appaiono ai giovani ancora più distanti e incapaci di risolvere o solamente capire i loro problemi. E’ per questo  motivo che mi rivolgo a voi, che andrete ad amministrare la città dell’Aquila per i prossimi cinque anni, offrendovi uno spunto di riflessione per darci quelle soluzioni che adotterete per superare questo difficile momento».