L’Aquila, direttiva Cicchetti: «non so più dove poter stare»

15 marzo 2012 | 23:04
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L’Aquila, direttiva Cicchetti: «non so più dove poter stare»

L’Aquila, 15 mar 2012 – Lo abbiamo incontrato una settimana fa. E ci ha raccontato l’ennesima storia del dopo terremoto. Uno dei settantamila terremoti, tutti  diversi; tutti con un dramma personale. Massimiliano Adami, ci ha raccontato che tra qualche giorno non saprà più dove poter stare, dove poter dormire.

«Ero in aggregato con mia fratello e sua moglie al tempo del censimento per il fabbisogno abitativo» – ci ha detto Massimiliano, che il giorno del terremoto aveva moglie e una figlia, ma che fecero domanda di aggregazione con i genitori della moglie. «Ci stavamo separando, e ci siamo separati a marzo del 2010. Pertanto ora sono un single a tutti gli effetti. Fino a qualche settimana fa ero in affitto a Sassa – aggiunge, specificando non di quelli concordati con la Protezione civile – ma è scaduto a fine febbraio». 

Massimiliano lavora nel settore dell’edilizia, dove le cose non sono così rosee, nonostante tutto: uno dei paradossi del "più grande cantiere d’Europa", che, semplicemente, non è. «Non posso più permettermi un affitto. La Sge mi aveva detto che sarei rientrato nella graduatoria per l’assegnazione di un alloggio per i single. Sono stato in contatto anche con l’assessore Pelini che mi ha detto avrebbe cercato di risolvere anche la mia situazione. Ma fino ad oggi nessuna notizia». 

Ci spiega che è comproprietario di una casa nel centro di Paganica, insieme ad altri due fratelli, casa dove viveva con la madre, deceduta «la notte del terremoto». Per quella abitazione è stato costituito un consorzio per l’aggregato. Proprietario quindi di immobile ma senza alloggio: «con l’uscita dell’ordinanza Cicchetti, del 3 giugno 2011, mi disaggregai da loro per l’ottenimento di un alloggio per me». 

Massimiliano è preoccupato e  «disperato, non so più che fare, non so dove andare» e chiede aiuto alle Istituzioni: «a breve sarò costretto a dormire in auto, mi aiuti chi può».

(pdv)

ADAMI RINNOVA IL SUO APPELLO A CIALENTE E PELINI:-  «Voglio rivolgere un appello all’assessore per l’Assistenza alla popolazione Pelini e al sindaco Massimo Cialente, perchè credo molto nelle istituzioni – ha detto Adami –  La mia situazione mi sta facendo vivere una vita indecorosa».