
L’Aquila, 17 mar 2012 – É stato il ministro dell’istruzione Francesco Profumo ad annunciare la nascita della scuola internazionale di dottorato di 4 anni per il prossimo anno accademico in occasione del forum dell’Ocse ad Assergi, denominata Gran Sasso Institute. «L’istituzione della scuola in collaborazione con l’Infn è ormai una realtà – ha spiegato il governatore Gianni Chiodi – è stata inserita nel decreto semplificazioni ed approvata dalla Camera. Sarà finanziato per i primi 4 anni con 12 milioni di euro provenienti metà da finanziamento regionale e metà da fondi commissariali. Alla fine del primo ciclo temporaneo il ministero per l’istruzione testerà la scuola per verificare se renderla permanente».
La Scuola ha l’obiettivo di attrarre competenze specialistiche di alto livello nel campo delle scienze di base e dell’intermediazione tra ricerca e impresa (fisica, matematica e informatica, gestione dell’innovazione e dello sviluppo territoriale) attraverso attività didattica post laurea e di formare ricercatori altamente qualificati. Saranno ammessi con bandi internazionali 45 borsisti più 20 non borsisti. «Cercheremo di inserirci nel settore della gestione e sviluppo territoriale come Regione Abruzzo – ha spiegato Chiodi – per la formazione di dirigenti».
Sono inizialmente previsti 130 studenti, formati da 11 professori ordinari, 11 professori associati, 18 ricercatori e 6 unità amministrative. La copertura finanziaria della fase sperimentale (4 anni), che sarà proseguita in base a valutazione positiva da parte dell’Anvur, è di circa 12 milioni, di cui 6 a valere sulle risorse post-sisma e 6 sul Fondo per lo sviluppo e la coesione della Regione Abruzzo.
Il centro produrrà, insomma, cervelli sperando che non fuggano dal territorio. Tutto dipenderà chiaramente dalla politica attuata dal ministero. Dal canto proprio il ministro Profumo ha lasciato intendere che la ricerca è una delle scommesse del governo nazionale e che pertanto saranno aumentati i fondi in questo settore. «Le scuole, le università e i centri di ricerca sono la vita della città – ha detto il ministro Francesco Profumo -. La ricostruzione passa anche attraverso la ricostruzione di tutte quelle strutture che sono principalmente per la comunità oltre che per i singoli cittadini. Questa non deve essere una visita a spot ma dobbiamo seguire i giovani passo passo e questo e’ semplicemente l’inizio».
A. Cal.