
L’Aquila, 18 mar 2012 – L’Aquila Calcio, in un periodo non particolarmente brillante, riesce ancora una volta a stupire i propri tifosi: nel match odierno, i rossoblù attendevano una clamorosa disfatta tra le mura del “Ceravolo”, e anche se cercavano di non farsi intimorire, temevano molto quel colosso che occupa il secondo posto in classifica. Invece la squadra ha saputo tener testa agli avversari e, come nel girone di andata, ha riportato a casa un punto: non è di certo un bottino pieno, ma contro una squadra del genere è una grande conquista.
Al 3′ minuto, la prima azione rilevante a favore dei rossoblù, che, su calcio d’angolo di Carcione, provano a mettere in porta con Colussi, ma il colpo di testa termina all’esterno; cinque minuti dopo, gli avversari passano all’attacco, e Squillace impegna Testa, costretto ad una bella parata. Non ci saranno molte azioni nel corso del primo tempo; solo al 40′, Improta tenta di affondare il pallone nella rete con un potente sinistro, ma Mengoni blocca in due tempi.
Nella ripresa, le squadre tentano l’assalto, cercando ripetutamente il goal del vantaggio; il Catanzaro non ha nessuna intenzione di bloccare la propria ascesa, e al 20′ Maisto prova a segnare, ma il portiere aquilano si fa trovare attento. Al 35′, invece, è L’Aquila che ha voglia di riprendere i vecchi ritmi, e con Improta cerca quel vantaggio a lungo atteso, che però non arriverà. Due minuti dopo, arriva il colpo di grazia per i rossoblù: l’arbitro segnala un calcio di rigore a favore dei padroni di casa per un presunto fallo di mano in area di Calvarese, e anche se l’umore degli ospiti è ormai azzerato, Testa para clamorosamente, lasciando increduli i giocatori avversari. Il capoluogo abruzzese sfrutta maggiormente gli ultimi minuti, e il Catanzaro, afflitto, capisce che deve passare a lottare nell’area difensiva; al 42′, Cunzi costringe il portiere ad una grande parata. Nei cinque minuti di recupero segnalati, i calabresi tentano con la poca forza che gli è rimasta di imporsi, ma ormai non c’è più nulla da fare.
Ecco un breve sguardo sulle altre abruzzesi: il Chieti, sul campo dell’Aprilia, riesce solo a riportare un pareggio, mentre il Giulianova, costretto a giocare tra le mura dell’Angelini, resta a mani vuote per colpa del Neapolis. Nuove speranze o semplicemente un po’ di fortuna per il Celano? La vittoria contro il Melfi sicuramente ha dato uno spirito nuovo alla squadra, ma il buonumore non è l’unico ingrediente che permette ad una squadra di recuperare.
Il prossimo match sarà disputato domenica 25 marzo alle ore 14.30, e L’Aquila Calcio si troverà ad affrontare il Melfi fuori dalle mura amiche.
(c.g.)
CATANZARO: Mengoni, Mariotti, Squillace, Ulloa, Accursi, Papasidero, Giampa, Maisto, Masini, Esposito (45′ Bugatti), Carboni (7′ Bruzzese). A disposizione Mosca, Narducci, Romeo, Giglioitti, Corso. All. Cozza.
L’AQUILA: Testa, Simoncini, Piccioni, Agnello, Prizio, Ruggiero, Improta (41′ st Cunzi), Carcione (18′ st Perfetti), Colussi, Catinali, Calvarese. A disposizione Modesti, Campinoti, Giglio, Capparella, Cavaliere. All. Ianni.
ARBITRO: Gianluca Manganiello (Pinerolo).
ASSISTENTI: Antonino Oliveri (Acireale), Salvatore Fazio (Messina).
AMMONITI: Piccioni, Colussi, Squillace.
SPETTATORI: 5000 circa.