Cronaca

Abruzzo: bimbo e papà scomparsi da 10 giorni

Teramo, 19 mar 2012 – I carabinieri della stazione di Valle Castellana (Teramo), coordinati dalla procura di Ascoli Piceno, indagano sulla scomparsa di un bambino di 3 anni, che da dieci giorni manca dalla casa dei nonni paterni, nel piccolo comune al confine tra le province di Teramo e Ascoli. Con lui non si ritrova anche il padre, un disoccupato di 29 anni, che vive con il piccolo da quando la mamma, una cittadina di nazionalità greca, ha lasciato la famiglia per rimpatriare.

Gli inquirenti sospettano che alla base della scomparsa di padre e figlio ci sia il tentativo di sfuggire o di ritardare l’effetto della decisione del tribunale dei minorenni di affidare il piccolo alla mamma. I militari procedono sulla base di un fascicolo aperto dalla procura ascolana in cui si ipotizza appunto la sottrazione di minorenne. Il padre, uscendo con il figlioletto, aveva detto a casa che sarebbero andati a fare una passeggiata ma a sera non era rientrato. Al momento non viene presa in considerazione, ma non si esclude, l’ipotesi di un gesto estremo del genitore che possa aver coinvolto anche il piccolo.

AVVOCATO PADRE, NON FAREBBE MAI MALE A BAMBINO – Y.D.A. «é un ragazzo sereno e non farebbe mai del male al figlio, al quale vuole un bene dell’anima». Così l’avvocato ascolano Felice Franchi commenta la notizia del presunto allontanamento del padre ventinovenne di Valle Castellana e di suo figlio di tre anni, scomparsi dal paesino abruzzese da una decina di giorni. Sul caso la procura di Ascoli Piceno, che coordina le indagini, ha aperto un’inchiesta per sottrazione di minore. Il penalista ascolano assiste il giovane nel contenzioso che lo vede contrapposto all’ex compagna, una ballerina greca, per l’affidamento del figlio, dopo che il Tribunale dei minori di Ancona ha affidato il bimbo alla madre, con un decreto del 21 luglio del 2011 diventato esecutivo il 23 febbraio 2012. «Il bambino è nato in Italia, è stato accudito al meglio dal padre e dai nonni paterni a Vale Castellana, e nell’opporci al pronunciamento del Tribunale minorile abbiamo anche prodotto una relazione del responsabile del Servizio sociale del Comune abruzzese, che attesta la bontà dell’ambiente in cui il piccolo vive» spiega ancora l’avv. Franchi. Dopo la nascita del bambino, l’intera famiglia ha risieduto per un certo periodo in Grecia, a Corfù, anche se la madre era spesso impegnata a Cipro per la sua attività artistica. Sicché Y.D.A. ha deciso di rientrare in Italia. «La madre non è mai venuta in Italia per vedere il figlio, salvo fare poi richiesta di affido» sostiene l’avv. Franchi.

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