L’Aquila capitale della cultura per progettare “un futuro che viene da lontano”

19 marzo 2012 | 15:23
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L’Aquila capitale della cultura per progettare “un futuro che viene da lontano”

L’Aquila, 19 mar 2012 – Non si tratta di un obiettivo ambizioso. L’Aquila dovrà vincere la sfida e proporsi come capitale europea della Cultura nel 2019. Ne è convinto il sindaco Massimo Cialente. Il progetto è già stato consegnato al governo in occasione della visita del ministro Fabrizio Barca. L’amministrazione comunale ha individuato Errico Centofanti quale curatore  del progetto. Il sindaco  ha sottolineato che  la candidiatura dell’Aquila è già stata suggerita nel documento dell’Ocse presentato nel forum nello scorso week-end.

«Mi ha fatto piacere constatare – ha spiegato il sindaco – che i risultati del piano dell’Ocse, fatto da arbitri disinteressati, sono pressochè sovrapponibili a quelli del nostro piano strategico». Il primo cittadino ha inoltre rilevato che l’amministrazione già il 27 ottobre del 2011 si era determinata con una delibera di giunta per proporre la candidatura  dell’Aquila a capitale della cultura   individuando fra i curatori  una delle figure più lucide della nostra città: Errico Centofanti. «Faccio un appello ai giovani di seguire con amore e passione questa sfida e di metterci del loro».

«Il 2019 sarà un anno importante, saranno passati dieci anni dal terremoto – ha premesso L’assessore alla Cultura, Stefania Pezzopane –  In quell’anno la città si ripropone con la sua storia riorganizzata e ricostruita. La diffidenza che abbiano percepito nella prima fase di questo non ci ha fatto arrendere. Ecco poi che l’Ocse mette per iscritto la candidatura».

La Pezzopane ha ricordato le tappe che porteranno alla candidatura: nell’anno in corso è attesa l’emanazione del bando di candidatura da parte del ministero beni Culturali; nel 2013 si arriverà alla presentazione ufficiale delle candidature; nel 2015 ci sarà la notifica delle candidature, il comitato promotore e il progetto. La Pezzopane ha assicurato che ci sarà il coinvolgimento dei comuni limitrofi e degli enti. Sulmona e la Fondazione Carispaq hanno già dato il via libera. Errico Centofanti ha fornito un paio di idee, di anticipazioni su quello che dovrà essere un progetto di tutta la città. «La forza di questa iniziativa non sta tanto nella progettazione culturale ma sta nella capacità di mettere insieme la comunità – ha spiegato – Questo progetto deve diventare uno strumento che coinvolga tutti i cittadini; l’intera comunità dovrà essere protagonista del proprio futuro. Di soldi ne serviranno tanti, anche per le infrastrutture, ma l’importante è partire dalle idee».

Lo slogan dell’Aquila capitale sarà: “Il futuro viene da lontano”, l’icona che gli organizzatori sperano possa materializzarsi presto è la Visitazione di Raffaello Sanzio, simbolo della imminente rinascita della città. Il dipinto ora al museo El Prado, a Madrid, fu commissionato dalla famiglia Branconio a Raffaello per la chiesa di San Silvestro. Nel seicento fu trasferito a Roma e poi a Londra e infine in Spagna. «Vorremmo che la Visitazione fosse esposta al castello» ha chiosato la Pezzopane. (A.Cal)