Lavoro femminile, Sclocco: «Il bando andrebbe rivisto»

L’Aquila, 21 mar 2012 – In una interrogazione depositata oggi a L’Aquila la consigliera Regionale del PD Marinella Sclocco chiede all’assessore Gatti maggior attenzione alla qualità del lavoro delle professioniste.
«Nel Bando per occupazione femminile“La crescita è donna più professioniste” programma di crescita e sviluppo del Po Fesr 2007-2013 – spiega la consigliera Sclocco – la Regione Abruzzo, si riserva di incrementare con proprio atto amministrativo l’attuale disponibilità finanziaria con ulteriori risorse derivanti dal Fondo sociale europeo od altri fondi nazionali e regionali con 3 milioni di euro di cui 1 mln in incentivi alle donne per la creazione di nuove imprese, 1 mln per le imprese che attivano rapporti consulenziali in favore delle professioniste, 1 mln di euro alle donne, per favorire la conciliazione di tempi di vita e lavoro».
«Il punto – prosegue – è che purtroppo sono concesse agevolazioni per i contratti di consulenza con giovani professioniste con una remunerazione ammissibile non superiore a 150 euro a giornata (costo orario minimo 18,75 euro all’ora) – somma nettamente inferiore a quella contrattuale di un operaio con un minimo di specializzazione, molto al di sotto del parametro FSE di 57 euro per un docente con meno di 5 anni di esperienza. Inoltre il bando presenta una criticità importane , ovvero la mancanza di una griglia di valutazione per le domande che verranno presentate. In questo momento veramente difficile per la nostra economia – conclude la Sclocco – si dovrebbero affermare standard più elevati del lavoro professionale femminile che possano essere utili anche per una nuova fase di sviluppo e crescita per la nostra regione».
GATTI: «INTERROGAZIONE SCLOCCO BASATA SU INCOMPRENSIONI» – In merito alle notizie di stampa di una preannunciata interrogazione presentata dal Consigliere regionale, Marinella Sclocco sul progetto "La crescita è donna", interviene l’Assessore al Lavoro Paolo Gatti.
«Poiché la mia amica Marinella Sclocco ha anticipato a mezzo stampa il contenuto di una interrogazione riguardante una iniziativa del mio assessorato, ritengo doveroso anticipare anche io a mezzo stampa la risposta – ha detto Gatti – Innanzitutto il progetto "La crescita è donna" non ha niente a che fare con il POR FESR, ma rientra nel Piano Operativo del Fondo Sociale Europeo e il fatto che molte associazioni di categoria stiano aprendo appositi sportelli per divulgarlo dice molto della qualità del suo contenuto».
«Se l’unico punto di critica che si muove al progetto è quello inerente la linea di intervento "Più Professioniste" e in particolar modo alla cifra di incentivo individuata, occorre allora solo illuminare alcuni semplici aspetti che evidentemente sono sfuggiti – prosegue Gatti – Le professioniste che saranno utilizzate dalle imprese sono consulenti e non lavoratrici subordinate ed è quindi del tutto insensato dividere l’incentivo di 150 euro per le 8 ore lavorative. In secondo luogo quello della Regione è un incentivo alle imprese che sono libere di attivare consulenze anche per un costo maggiore. Sono certo che l’amica Marinella Sclocco, visto il comune interesse nel promuovere opportunità di crescita professionale e lavorative serie e concrete per le donne, rifletterà dopo queste elementari e logiche informazioni sull’opportunità di svolgere l’interrogazione ovvero più utilmente di ritirarla»