Montepulciano: Consorzio tutela vini d’Abruzzo e Nobile Firenze si accordano

Firenze, 22 mar 2012 – Sul ‘Montepulciano’ nessuna guerra tra il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e il Consorzio di tutela Vini di Abruzzo: questi hanno firmato oggi un protocollo di intesa per condividere un percorso finalizzato a eliminare ogni possibile elemento di confusione nei consumatori del Nobile di Montepulciano e del Montepulciano d’Abruzzo.
L’accordo è stato siglato dai presidenti Federico Carletti (Vino Nobile) e Tonino Verna (Vini d’Abruzzo), ed è stato sottoscritto anche dai due assessori regionali all’agricoltura, Gianni Salvadori (Toscana) e Mauro Febbo (Abruzzo). Con il protocollo, si legge in una nota, i due consorzi dichiarano di operare congiuntamente nell’immediato e in futuro per la difesa del nome ‘Montepulciano’ da ogni utilizzo distorto e lesivo dell’immagine di entrambi i vini Dop. Inoltre si stabilisce la costituzione di un comitato paritetico di monitoraggio dei mercati e della comunicazione, cartacea e telematica, per indirizzare al meglio la promozione delle caratteristiche dei singoli vini. Punto fondamentale sarà la tutela della denominazione che, stando al documento, d’ora in avanti vedrà momenti di azione comune.
– Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, provvederà a ritirare il ricorso di cui in premessa presentato di fronte al Tribunale di Primo Grado dell’Unione europea.
– Obiettivo primario è l’eliminazione di ogni possibile elemento di confusione nel pubblico dei consumatori e per questo le parti si sono impegnate a intraprendere iniziative che valorizzino la corretta identificabilità dei due vini e in particolare dei rispettivi territori di origine, anche con l’ausilio del Ministero, per una comunicazione e informazione corretta che vada a ben identificare i due vini.
– In considerazione dei recenti avvenimenti TTB/USA che testimoniano la difficoltà della protezione delle denominazioni al di fuori del territorio UE, i due Consorzi d’intesa con il Ministero e le Regioni si impegnano a partecipare attivamente a un gruppo di lavoro per il raggiungimento di un’intesa comune che a breve e in futuro consenta la migliore tutela delle due denominazioni. I due Consorzi in particolare si impegnano ad individuare una strategia di difesa sensibilizzando al massimo livello il MIPAAF e la UE.
– Le parti interessate cominceranno a lavorare congiuntamente, nell’immediato e in futuro, per la difesa del nome “Montepulciano” da ogni utilizzo distorto e comunque lesivo dell’immagine e della qualità dei vini tutelati dai due Consorzi. Sarà costituito un Comitato paritetico permanente di monitoraggio dei mercati e della comunicazione, cartacea e telematica. Gli interventi a tutela saranno sostenuti congiuntamente dai due Consorzi.
CHIODI, ACCORDO CHE TUTELA CONSUMATORI – «L’accordo sulla tutela del vino Montepulciano tra la Regione Toscana e la Regione Abruzzo testimonia la maturità raggiunta dalle istituzioni e dai Consorzi tutto a vantaggio dei consumatori». E’ il commento del presidente della Regione, Gianni Chiodi, dopo la chiusura dell’accordo tra il Consorzio di Tutela dei vini d’Abruzzo e il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano che prevede un percorso finalizzato ad eliminare ogni possibile elemento di confusione nei consumatori di questi vini. «In questo modo – aggiunge Chiodi – i produttori di Montepulciano hanno guardato soprattutto al consumatore, sgomberando il campo da equivoci che avrebbero potuto avere pericolose ripercussioni sul mercato dei rispettivi vini. Ma, di fronte a questa intesa, è importante non sottacere anche il ruolo decisivo dei due governi regionali e del ministero delle Politiche agricole che hanno favorito, agevolato e creato le condizioni per la chiusura di una vicenda che andava avanti da anni». Il presidente della Regione ha poi voluto sottolineare che proprio l’accordo di ieri di Roma conferma il valore e l’importanza che il Montepulciano abruzzese riveste sul mercato nazionale e internazionale. «Un’eccellenza – ha concluso Chiodi – sulla quale il governo regionale ha investito in termini di promozione ma anche con una politica di tutela ambientale dei territorio interessati».
FEBBO: ACCORDO STORICO PER IL NOSTRO MONTEPULCIANO – «Alla vigilia della partenza per il Vinitaly di Verona, la Regione Abruzzo può brindare a un altro importante successo. E’ stato infatti formalizzato a Roma un documento storico per la nostra enologia che mette fine ad una querelle durata oltre 40 anni. Con la firma del Protocollo d’intesa con Regione Toscana e Ministero abbiamo finalmente posto le basi concrete per avviare un percorso comune che punti alla protezione e corretta informazione sulle due denominazioni legate alla menzione Montepulciano». Lo dichiarta l’assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo che ha partecipato ad un incontro presso gli uffici del Mipaaf nel corso del quale è stato siglato, unitamente al collega della Regione Toscana Gianni Salvadori, un protocollo d’intesa con Giovanni Piero Sanna, Direttore generale dello Sviluppo Agricolo e della Qualità del Ministero, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano rappresentato dal Presidente Federico Carletti e il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo con il Presidente Tonino Verna.
MINISTRO CATANIA, ACCORDO E’ UNA BUONA NOTIZIA PER IL COMPARTO – Il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, saluta con soddisfazione il superamento delle controversie tra i produttori del Montepulciano d’Abruzzo e della Toscana sulla denominazione comune. «L’accordo tra i due vini che si fregiano del nome Montepulciano è una buona notizia per il comparto vitivinicolo italiano – afferma il ministro in una nota – Si tratta di due prodotti di eccellenza che meritano di poter competere con tutti gli strumenti possibili nel mercato in una condizione di serenità e trasparenza». Al centro dell’accordo tra il Consorzio del vino nobile di Montepulciano e il Consorzio tutela vini d’Abruzzo, il comune interesse a far cessare ogni possibile confusione tra i consumatori. Per questo i Consorzi si sono impegnati ad intraprendere iniziative che valorizzino la corretta identificabilità dei due vini e dei loro territori d’origine, anche con l’ausilio del Ministero. Inoltre, costituiranno un Comitato paritetico permanente di monitoraggio dei mercati e della comunicazione per difendere la denominazione "Montepulciano" all’estero.