L’Aquila: raccolta firme per «la difesa dell’articolo 18»

22 marzo 2012 | 21:04
Share0
L’Aquila: raccolta firme per «la difesa dell’articolo 18»

L’Aquila, 22 mar 2012 – La Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani) lancia la campagna nazionale di raccolta firme «per la difesa e l’estensione a tutti i lavoratori dell’articolo 18». A L’Aquila verrà allestito un gazebo per sottoscrivere la petizione presso la Villa comunale nella giornata di sabato 24 marzo a partire dalle ore 16:00.

«Quella che propone il governo – si legge in una nota congiunta del segretario provinciale PRC – FdS Francesco Marola e del Segretario provinciale PdCI – FdS  Angelo Ludovici – è un’inaccettabile controriforma del mercato del lavoro. La proposta del Ministro Fornero significa di fatto la cancellazione dell’articolo 18: sostenere che il reintegro nel posto di lavoro sarà possibile solo nei casi di licenziamento discriminatorio e nei casi "gravi" di licenziamento disciplinare, mentre per i licenziamenti per motivi economici non vi sarà reintegro ma solo un indennizzo, significa che tutte le aziende licenzieranno solo per motivi economici. Nessuno ovviamente dirà che un licenziamento è motivato dalla discriminazione sindacale, dunque non ci saranno più reintegri.  Sostituire il reintegro con un’indennizzo è inaccettabile, i diritti dei lavoratori non possono essere monetizzati. La Federazione della Sinistra saluta con favore e sostiene lo sciopero generale indetto dalla CGIL, sacrosanta risposta del movimento dei lavoratori alla controriforma, che fa seguito alla grande manifestazione nazionale della FIOM. Non è abbassando i diritti che si può uscire dalla crisi, al contrario vanno tassati i grandi patrimoni e le rendite finanziare per dare respiro all’economia reale e alla vita delle persone».

ART.18: LE PROTESTE IN ITALIA

Contro la «manomissione dell’articolo 18» oggi le tute blu hanno bloccato strade, organizzato presidi e sfilato in cortei dalla Sicilia al Piemonte. «Nel quarto giorno consecutivo degli scioperi, non solo la lotta coinvolge nuovi luoghi di lavoro, ma cresce il numero delle iniziative unitarie» ha scritto la Fiom Cigl tracciando un bilancio della giornata ed elencando le proteste promosse con Fim, Uilm e Uglm. Mentre nei palazzi della politica proseguono divisioni e discussioni, mentre i tecnici del Governo affinano il testo della nuova normativa, i lavoratori passano di nuovo all’azione.

«Si apre oggi una grande battaglia e una grande sfida nel Paese e nella comunicazione, nei territori e nei luoghi di lavoro» è scritto nel documento conclusivo approvato dal direttivo della Cgil. I primi a dargli seguito sono stati i dipendenti degli stabilimenti di Fincantieri di Riva Trigoso (Genova) e di Muggiano (La Spezia), dove, con iniziative unitarie, prima di uscire in corteo hanno scioperato o presidiato i cancelli. Più rumorosa la protesta degli operai della Piaggio di Pontedera (Pisa) che, dopo aver raggiunto la superstrada che congiunge Firenze, Pisa e Livorno, per un paio di ore l’hanno bloccata in entrambe le direzioni, all’altezza dello svincolo per Ponsacco (Pisa). L’iniziativa è stata criticata dal presidente della Provincia, Andrea Pieroni (Pd), che l’ha definita «inaccettabile». Pronta la replica della Cigl: Pieroni «ha parlato a vanvera».

Sempre in Toscana, sciopero spontaneo unitario alla Ansaldobreda di Pistoia. Gli operai, per iniziativa di Fiom, Uilm e Uglm, hanno manifestato per le vie della città. A Torino, circa 800 impiegati e tecnici dell’Alenia Aeronautica e dell’ex Alenia Spazio sono usciti in corteo dalla fabbrica e hanno bloccato il traffico in corso Francia. Braccia incrociate anche all’Avio di Rivalta, dove alcune centinaia di lavoratori sono usciti dallo stabilimento. L’elenco della Fiom include scioperi in numerose altre aziende del Piemonte e della Lombardia, ma anche alla Indesit di Caserta, nelle ditte dell’indotto negli impianti petrolchimici di Priolo, Melilli e Augusta, in provincia di Siracusa, oltre alla «manifestazione davanti ai cancelli della Saras, la raffineria petrolifera dei fratelli Moratti, a Cagliari». Secondo la Fiom sono state «alte le adesioni agli scioperi indetti nella fabbriche nel settore aeronautica in Campania». Due ore di sciopero sono state proclamate in tutte le imprese metalmeccaniche della provincia di Taranto. E domani le tute blu ripartono. In diverse aziende sono già state annunciate nuove iniziative.