Ipovedenti: nuove tecnologie per l’integrazione sociale

26 marzo 2012 | 11:51
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Ipovedenti: nuove tecnologie per l’integrazione sociale

Sulmona, 26 mar 2012 – Favorire l’integrazione delle persone con disabilità visiva tramite una più stretta collaborazione tra medici di famiglia e pediatri da una parte e Servizio sanitario dall’altra. E’ l’obiettivo dell’iniziativa, messa in campo da Asl n.1, associazione provinciale ciechi e Università di L’Aquila, tramite un finanziamento della Regione.

Venerdì 30 marzo prossimo, a Sulmona, alle ore 16.30, nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “G. Lombardo Radice- Ovidio” si terrà il secondo dei 3 incontri in cui si articola l’iniziativa. L’incontro, dal titolo: “Percorsi e prescrizione dei dispositivi nell’integrazione del disabile visivo“, rivolto ai medici di famiglia e ai pediatri della Valle Peligna-sangrina nonché ai Direttori dei raggruppamenti distrettuali di Sulmona e Castel di Sangro,  è organizzato dal Distretto sanitario di Avezzano, diretto dalla dottoressa Rossella De Santis.

Il progetto mira a informare i medici di famiglia, pediatri, specialisti e associazioni interessate delle nuove opportunità, messe a disposizione dalla tecnologia, per favorire i soggetti non vedenti e ipovedenti nell’inserimento nella vita sociale e renderli quindi più autonomi. Con adeguati ausili, tra cui computer e telefonini vocali e libri informatici, i soggetti con disabilità alla vista oggi infatti possono  avere un ruolo sociale attivo. Di tali nuove possibilità vanno informati gli operatori che hanno in genere il primo approccio con i soggetti con queste problematiche, soprattutto medici di famiglia e  pediatri ma anche oculisti, specialisti e associazioni che si occupano in generale di handicap.

All’incontro del 30 marzo a Sulmona, oltre a Rossella De Santis, interverranno Stefania Viscogliosi (referente del PUA del Distretto di Avezzano), Berardino Di Censo (responsabile oculista ospedale  Sulmona), il professor Marco Ciancaglini dell’Università di L’Aquila, il Presidente dell’UIC (unione provinciale ciechi), Americo Montanaro, le dottoresse Nanda Ferretti (pedagogista) e Fabia Giorgi (avvocato) dell’UIC, la dottoressa Rachele Di Bastiano (oculista), il dottor Giancarlo Montoni (Medicina Legale INPS Sulmona). Nell’ambito del progetto è prevista anche, da parte della Asl, la formazione di un proprio operatore come istruttore per i corsi di autonomia e mobilità.

Il progetto, avviato a gennaio, è stato peraltro preceduto da uno screening con finalità di prevenzione, effettuato dal 20 novembre al 7 dicembre scorsi, nelle scuole ricadenti nei comprensori di Castel di Sangro, Roccaraso e Pescasseroli. Medici volontari (oculisti), grazie a un  ambulatorio mobile messo a disposizione dell’associazione ciechi, hanno compiuto visite su 320 bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia (asilo) e primo e secondo anno delle Elementari.