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L’Aquila, 27 mar 2012 – «L’attacco all’articolo 18 da parte del Governo Monti sta provocando una forte risposta nel mondo del lavoro con gli scioperi spontanei che si susseguono nel paese. E’ una risposta inequivocabile e necessaria per difende diritti conquistati con anni di dure lotte del movimento operaio. Colpire l’articolo 18 vuol dire esporre alla possibilità di licenziamento chi sciopera, chi lotta per migliori condizioni economiche e lavorative, chi ha “ridotte capacità lavorative”, chi entra in maternità, il tutto sotto una camuffata "motivazione economica" fornita dalle aziende». A sottolinearlo, attraverso una nota è Francesco Marola, segretario provinciale PRC – FdAr.
«La petizione promossa anche a L’Aquila dalla Federazione della Sinistra, che unisce Rifondazione Comunista e Comunisti italiani – continua la nota – ha avuto un buon inizio nella giornata di sabato scorso con 150 firme raccolte in poche ore presso la villa comunale. Giovedì sarà una giornata regionale di firme sulle fabbriche del territorio; nella nostra città saremo fuori i cancelli della Dompé e della Menarini negli orari di cambio turno tra le 13:00 e le 14:00. La petizione è volta ad ottenere il mantenimento dell’articolo 18 e la sua estensione alle aziende di ogni dimensione, affinché il lavoro non venga ridotto a una merce senza dignità. Va sviluppata la massima mobilitazione fino allo sciopero generale per costringere da subito il Governo a ritirare l’attacco all’articolo 18».