Tangenti ricostruzione: ad Avezzano il processo che coinvolge la Stati

L’Aquila, 27 mar 2012 – Il Gup del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, accogliendo le tesi difensive, ha stabilito stamane l’incompetenza territoriale dell’Aquila, in relazione all’inchiesta su presunti casi di corruzione nella ricostruzione post-terremoto che vede indagati ezio stati, sua figlia Daniela, consigliere regionale, il genero Marco Buzzelli, Sabatino Stornelli e Vincenzo Angeloni. Nei loro confronti il pm titolare dell’inchiesta, Antonietta Picardi aveva chiesto il processo per corruzione in concorso.
Secondo l’accusa tutti e 5 in concorso tra di loro, avrebbero ottenuto a diverso titolo un indebito compenso per l’attività illecita perseguita. Ora però con il verdetto del Gup dell’Aquila, gli atti verranno trasferiti alla Procura della Repubblica di Avezzano, competente territorialmente, la quale valuterà autonomamente tutta l’indagine, compreso anche il capitolo delle stesse misure cautelari, che erano state disposte dai giudici aquilani. Secondo le indagini portate avanti dagli agenti della Squadra mobile di Pescara, Daniela Stati avrebbe agito all’epoca dei fatti in qualità di assessore regionale all’Ambiente, attraverso la partecipazione del padre Ezio e dell’allora convivente Marco Buzzelli. Successivamente i due si sono sposati. Gli altri due, Vincenzo Angeloni e Sabatino Stornelli, secondo l’accusa, si sarebbero mossi rispettivamente quale referente delle società Valle del Giovenco e Auxilium Tech, il primo, e come amministratore delegato di Selex spa e presidente della società Valle del Giovenco, il secondo. Soddisfazione è stata espressa dal collegio difensivo, rappresentato dagli avvocati Antonio Milo, Roberto Verdecchia ed Alfredo Iacone.