Uil Abruzzo, questione fiscale: «Aumento Irpef è ingiustizia e recessione»

L’Aquila, 27 mar 2012 – «Aumento dell’Irpef è più ingiustizia e più recessione». Questo il commento delle Uil Abruzzo che in una nota analizza gli aumenti dell’addizionale regionale Irpef decisi dal Governo Monti nell’ambito della manovra “Salva Italia” (+ 0,33). «Con tutto il loro carico di ingiustizia – prosegue la nota – le tasse le pagano prevalentemente quelli cui si applica il sostituto d’imposta e non c’è nelle tasse locali progressività in rapporto al reddito e di recessione (i consumi interni, già depressi, saranno ulteriormente scoraggiati)».
«L’Abruzzo è nel gruppo dei secondi più tassati – spiega la Uil – L’addizionale regionale Irpef in Abruzzo passa dall’1,4 all’1,73. Le regioni in cui questa tassa è più alta sono Calabria, Campania e Molise (2,03, per effetto di un aggravio dello 0,3 scattato a causa del mancato rispetto dei rispettivi piani di rientro dall’extra-deficit sanitario). Le regioni più virtuose sono all’1,23. L’Abruzzo non è più la regione più tassata d’Italia, come lo era stata in passato, ma è comunque tra le regioni in cui le tasse sono elevate, in un Paese in cui chi paga le tasse, ne paga tante, mentre il numero degli evasori rimane mostruoso»
Per quanto riguarda l’aliquota piatta delle tasse locali per l’organizzazione sindacale «distrugge la progressività del fisco».
«Più cresce il peso del fisco locale rispetto a quello nazionale – specifica la Uil – meno la tassazione ha quel carattere di progressività in rapporto al reddito previsto dalla Costituzione, perché la stragrande maggioranza delle tasse regionali e sub-regionali sono ad aliquota unica. La soluzione c’è: modulare l’addizionale regionale Irpef.
Questa situazione non è senza alternativa: le Marche e la Lombardia hanno modulato l’addizionale regionale Irpef, a parità di gettito, facendo pagare di più i redditi più alti e meno quelli più bassi. Cgil, Cisl, Uil chiesero all’Assessore al Bilancio, Carlo Masci, di studiare un analogo meccanismo per l’Abruzzo. L’Assessore rinviò ad aprile, per avere prima la certificazione del pareggio dei conti della sanità: ci siamo. Il Presidente Gianni Chiodi ha accettato che il fisco sia nell’agenda delle priorità del Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo, che verrà varatavenerdì 30 marzo. È ora di provarci davvero. Per ragioni di giustizia e di economia: gli eccessi fiscali sono recessivi, la crescita deve essere il nostro obiettivo numero 1. Un buon accordo sull’addizionale regionale Irpef può essere d’esempio anche per il fisco comunale».