Lotta all’evasione, Cisl: «Alcuni comuni abruzzesi non hanno ancora aderito al piano»

L’Aquila, 28 mar 2012 – «I lavoratori, i pensionati e le famiglie sono chiamati a nuovi sacrifici. Quest’anno con la dichiarazione dei redditi, nel modello 730, i cittadini abruzzesi dovranno ripagare la tassa sulla prima casa con una rivalutazione delle rendite, denominata IMU ex ICI; a cui si aggiungono i rincari che hanno pesato e peseranno sui redditi degli italiani: nuove accise sui carburanti, aumento dell”IVA e l’introduzione di nuove tasse come quella sulla spazzatura denominata RES». E’ quanto specifica Cisl Abruzzo in una nota.
«La Manovra “Salva Italia” – spiega la nota- – ha previsto l’aumento dell’addizionale regionale e comunale. La Regione Abruzzo ha incrementato la propria aliquota dello 0,33%, passando dal 1,4% al 1,73%, mentre quella comunale, secondo i dati del CAF CISL, cresce fino allo 0,8 come nei Comuni di Chieti, Teramo, Vasto eMontesilvano, mentre per Pescara, Ortona, Sulmona rimane invariata. Questo aumento dell’addizionale regionale e comunale comporta un aumento delle tasse da pagare al fisco locale di circa 100 euro rispetto al 2011».
«Mentre le famiglie abruzzesi vedranno salire il loro contributo verso lo Stato importanti Comuni Abruzzesi non hanno ancora aderito al piano di lotta all’evasione, – dichiara il Segretario della CISL FNP Abruzzo, Lucio De Mattheis».
«L’evasione fiscale è uno dei principali problemi del Paese e dell’Abruzzo sia, per l’impatto sui fondamentali macro economici, sia per l’equità sociale – prosegue la nota – Un contributo fondamentale alla lotta all’evasione fiscale e catastale può e deve arrivare anche dai Comuni, che hanno un’ampia capacità di controllo sociale edisponibilità di fonti informative per effettuare gli accertamenti. Le norme introdotte in quest’ultimo anno incentivano i Comuni in questa direzione».
«Sono strumenti importanti per il recupero di risorse economiche in vista dei tagli al sociale, poiché il ricavato della lotta all’evasione andrà a totale beneficio dei Comuni che collaboreranno. Nonostante tutti questi vantaggi restano difficoltà di adesione ai protocolli di intesa tra amministrazioni locali, enti pubblici e amministrazioni statali. Segnaliamo che in Abruzzo hanno aderito solo 96 comuni su 305, – dichiara Maurizio Spina, Segretario della CISL Abruzzo -. La CISL e la FNP Abruzzo esprimono apprezzamento verso le Municipalità che hanno aderito e/o hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa con l’Anci e la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate. Questi rappresentano tuttavia solo il 31% dei Comuni abruzzesi, e se escludiamo i 106 comuni che hanno meno di 1.000 abitanti, ne mancano ancora all’appello 103. Infatti ad oggi su 51 comuni medio-grandi, con una popolazione superiore ai 5 mila abitanti, solo 37 hanno dato la loro adesione. Questa battaglia, oltre ad essere una opportunità economica, è un impegno di giustizia sociale verso tutti quei cittadini, lavoratori e pensionati, che fanno fino in fondo il proprio dovere».
La CISL e la FNP Abruzzo riconfermano il proprio impegno su tutti i territori nei tavoli di confronto che verranno aperti con i Comuni «perché si utilizzino tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legislazione vigente: dalla lotta all’evasione, al miglior utilizzo del patrimonio pubblico della propria comunità, ai tagli dei costi della rappresentanza, delle consulenze ed alla riduzione degli sprechi; per evitare tagli al sociale e alla politiche di sostegno alle famiglie ed ai sevizi per i cittadini».