
Chieti, 28 mar 2012 – Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha incontrato oggi i lavoratori della casa di cura Villa Pini, preoccupati per le loro sorti in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, prevista per il prossimo 13 aprile, che dovrà pronunciarsi sulla sentenza del Tribunale amministrativo Regionale dell’Aquila che ha annullato l’accreditamento della casa di cura sulla base del mancato versamento di stipendi e contributi durante la gestione Angelini. La gestione di Villa Pini è affidata per due anni, dal 1 ottobre 2010, al Policlinico Abano Terme.
«Una struttura come questa, che ha fatto ben 150.000 prestazioni sanitarie e ha effettuato in questo periodo 4000 ricoveri non può essere sottratta alla domanda di sanità che viene dal territorio – ha detto Di Primio – Inoltre, abbiamo bisogno di tutelare i posti di lavoro anche affermando che una norma, l’art 7 bis della legge 32 del 2007, creata per tutelare gli interessi dei lavoratori, oggi può diventare uno strumento utilizzato ai danni degli stessi». «Non so cosa deciderà il Consiglio di Stato, ma ciò che posso assicurare, quando e ove ci fosse un pronunciamento di questo organo che confermi la sentenza del Tar dell’Aquila, è una forte pressione su quelle Istituzioni e su quegli Enti che dovranno decidere sugli accreditamenti, che vuol dire conservare i 900 posti di lavoro e garantire le prestazioni sanitarie ed assistenziali di cui il nostro territorio non può fare a meno. La Regione dovrà assumere decisioni importanti, nell’alveo della legalità, che diano risposta alla richiesta dei lavoratori e di chi oggi utilizza la struttura della Clinica Villa Pini. La Magistratura decida quali sono stati i vizi che hanno mandato in corto circuito il sistema sanitario privato e la politica ma la politica si riappropri del proprio ruolo e faccia programmazione in modo che al territorio non manchino ancora posti di lavoro, ma soprattutto l’assistenza a quanti decidono di rivolgersi alla Sanità privata che spesso oggi sostituisce quella pubblica».