Avezzano, scuola Corradini: lo storico Colapietra «monumento civiltà laica»

29 marzo 2012 | 07:11
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Avezzano, scuola Corradini: lo storico Colapietra «monumento civiltà laica»

Avezzano (L’Aquila), 29 mar 2012 – Lo storico aquilano Raffaele Colapietra si schiera a difesa della tutela dell’edificio che ospita le scuole medie Corradini-Fermi e le elementari Mazzini, lo riferisce oggi "Il Centro" riportando alcuni estratti della lettera dello stesso Colapietra «Non senza sorpresa e sgomento vengo ad apprendere che lo Stato, fra le tante cose, rinunzia ad Avezzano anche a questo suo simbolo quasi centenario, tra le cui aule sono passate personalità fra le più rappresentative della società abruzzese del Novecento, da Fabriani a Bultrini, da Pomilio ad Amiconi, e tanti altri ancora. Raffinata nell’andatura complessiva sinuosa e nei fregi inconfondibili dell’epoca, questa non può e non deve che essere una scuola, il monumento di una civiltà laica che ha ancora moltissimo da dire e soprattutto da operare in mezzo ad una società largamente disorientata». Quando alla possibilità di un referendum, Colapietra osserva: «Fu proprio la civiltà laica di Giolitti e Corradini a diffondere nella vita locale amministrativa dell’epoca l’istituto supremamente democratico del referendum, che chiama in prima persona la società ad esprimersi sui problemi che più direttamente e concretamente la coinvolgono. Che cosa di più realistico e quotidiano della scuola per le famiglie, senza distinzione di ceto e di classe? Si dia ad esse la parola, non senza rivolgere lo sguardo a ciò che per un secolo è stato questo gentile e schietto edificio, un simbolo eloquentissimo, nella sua semplicità, di una rinascita civile e spirituale che da un secolo dialoga con le affini idealità a cui seppe ispirarsi l’attigua cattedrale dei Marsi».

Il dibattito sul futuro dell’edificio di via Corradini si è riacceso in questi giorni, da quando il consiglio comunale ha dato il via libera alla realizzazione dei tre campus dove verranno accorpate tutte le scuole inferiori della città (le nuove strutture sono previste a Borgo Pineta, via Pertini, Caruscino-Casello 109). Che fine farà la struttura realizzata nel Ventennio e che occupa un intero isolato nel centro di Avezzano? Il sindaco Antonio Floris ha ribadito che l’edificio non è più sicuro ma non sarà messo in vendita. Il presidente dell’Archeoclub, l’avvocato Umberto Irti, ha detto attraverso le pagine del "Centro" che la decisione del Comune «chiude bruscamente ogni forma di dialogo con la cittadinanza. Come non capire che solo una continuità di destinazione potrà salvare quella memoria storica e assicurare che i giovani delle generazioni future abbiano la conoscenza e il rispetto dell’opera compiuta da chi li ha preceduti?».