“Benedetti for president”, ma candidato con il Pd

29 marzo 2012 | 15:05
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“Benedetti for president”, ma candidato con il Pd

L’Aquila, 29 mar 2012 –   «Chiodi e Fontana con la Struttura tecnica di Missione andranno via a giugno. Tutto tornerà nelle mani dei comuni. Perciò il consiglio deve essere guidato da una persona che ha avuto una grande esperienza e Benedetti  ha portato la nave in porto con una ciurma difficile». Ecco servita, dunque l’investitura ufficiale per un Benedetti “for president” bis da parte del sindaco Massimo Cialente.  Dopo aver guidato un consiglio comunale con 24 gruppi, Carlo Benedetti è pronto a replicare sentendosi pronto senza ombra di dubbio a essere anche per la prossima consiliatura il presidente del consiglio comunale, senza avere però la targa dei Comunisti italiani. Con il suo passaggio annunciato ieri come candidato indipendente del Pd, Benedetti ha di fatto estinto il vecchio “dinosauro”. La federazione della sinistra gli sta stretta. Gli sta stretta soprattutto la vicinanza con un partito come Rifondazione comunista con il quale in consiglio comunale le incomprensioni e i distinguo sono stati tanti, forse troppi.  «Noi abbiamo votato tutte le delibere, loro no – ha spiegato Benedetti –  Noi in principio non volevamo le primarie, poi abbiamo aderito sostenendo Cialente, loro invece  hanno appoggiato Vittorio Festuccia. A volte le fusioni a freddo non riescono».

Il passaggio nella lista del Pd, partito al quale tuttavia non è ancora iscritto, segna per Benedetti un avvicinamento ulteriore al sindaco Massimo Cialente: «La mia posizione – ha detto – non è stata mai ondivaga ma a sostegno del primo cittadino. Il partito dei comunisti italiani non corre con una propria lista.  La federazione della sinistra non mi appartiene, non vi ho aderito,  per le differenze profonde che si sono registrate con Rifondazione comunista». Poi Benedetti traduce il suo impegno in Consiglio in numeri: «Credo di aver approvato oltre 400 deliberazioni, 250 ordini del giorno e aver discusso 150 interrogazioni e 200 comunicazioni in aula e aver convocato e indetto un consiglio ogni 8 giorni. Tutto ciò la dice lunga su come ha lavorato il consiglio e l’ufficio di presidenza».  Fra i provvedimenti più cari al presidente uscente c’è la delibera sull’asse centrale del centro storico che purtroppo non è stata  recepito dal commissario o dalla Stm con un provvedimento ad hoc. Si è inserito il sindaco Massimo Cialente riconoscendo l’immane lavoro di Benedetti: «Non ci sono precedenti in Italia di un consiglio con 24 gruppi consiliari –  ha detto –  Dobbiamo ricordare che  su queste elezioni c’è lo sguardo di tutto il Pese, perché quello che verrà sarà il sindaco della Ricostruzione».

A.Cal.

MAROLA (FDS): FINALMENTE CHIAREZZA –  «Come dare torto a Carlo Benedetti quando parla delle differenze registrate nel tempo con Rifondazione Comunista?- dichiara Francesco Marola, segretario provinciale Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra –  Sono differenze che fanno parte della naturale dialettica interna a una coalizione, ma sarebbero inconcepibili all’interno della stessa organizzazione politica. La Federazione della Sinistra è un soggetto politico federativo che ambisce a riunire i partiti della sinistra italiana oggi divisi. Benedetti dichiara di non aver mai aderito a questo progetto, a differenza del suo ex partito che è tutt’ora uno dei soggetti promotori. La sua candidatura nelle fila del Pd porta finalmente un elemento di chiarezza che permette anche alla città dell’Aquila di intraprendere questo percorso di riunificazione della sinistra comunista, anticapitalista, alternativa al Pd».