Caos in ospedale: i lavoratori del San Salvatore in assemblea contro tagli e trasferimenti

L’Aquila, 30 mar 2012 – «Ci scusiamo con gli utenti, ma la nostra lotta è anche per migliorare il servizio offerto ai cittadini», hanno spiegato il segretario provinciale della Uil-Fpl Simone Tempesta e il segretario della Fp-Cgil Ferdinando Lattanzi. «Abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale perché non è più possibile lavorare in queste condizioni». Queste le dichiarazioni riportate oggi da "Il Centro" all’indomani delle proteste al Cup dell’ospedale San Salvatore, dove gli sportelli per la prenotazione e il pagamento ticket sono rimasti chiusi per consentire l’assemblea dei lavoratori. Per placare il malumore degli utenti è servito l’intervento della polizia.
L’obiettivo è «tutelare i lavoratori della cooperativa Capodarco, addetti al Cup e al call-center Asl, che si sono visti togliere 3500 ore di lavoro, trasferite ai colleghi di Avezzano, con conseguenze negative per l’utenza, costretta a lunghe attese davanti agli sportelli». Sempre secondo il sindacalisti prima del terremoto gli sportelli del Cup aperti di mattina erano 15, 7 nel pomeriggio. Adesso sono stati ridotti a 8 la mattina e 4 nel pomeriggio. «Sarebbe facile ripristinare la funzionalità del servizio facendo lavorare a tempo pieno gli operatori ai quali, tra l’altro, è stato applicato il contratto delle cooperative sociali e non quello della sanità, più favorevole». In una nota al sindaco dell’Aquila si sollecita un intervento diretto nei confronti del manager dell’Asl Giancarlo Silveri, chiamato a potenziare l’organico, con l’incremento del numero degli operatori: almeno 9 la mattina e 5 nel pomeriggio. «In considerazione dei disservizi che stanno caratterizzando il funzionamento del Cup», si legge nella nota, «riteniamo che gli stessi siano frutto dell’inadeguatezza del numero di lavoratori e di postazioni a disposizione dell’utenza. Uno stato di cose ben noto alla direzione dell’Asl che, di recente, aveva assicurato l’attivazione di dieci postazioni in orario antimeridiano e cinque nel pomeriggio oltre alla riattivazione delle due postazioni Cup nei poliambulatori di Paganica. A oggi, purtroppo, tutto questo non è avvenuto».