
L’Aquila, 30 mar 2012 – L’Aquila, oltre il terzo polo, in nome della ricostruzione. «Il disegno politico del terzo polo a livello nazionale è forte – ha detto il numero uno dell’Api in visita nella “umile dimora” di Cialente – Qui ci abbiamo provato (pausa eloquente ndr), e siamo contenti ora di sostenere il sindaco Massimo Cialente, perché è necessario avviare la fase due».
Rutelli è giunto all’Aquila dunque per dare i crismi della ufficialità alla coppia di fatto che dura da cinque anni, fra il centro sinistra e l’Api. Più volte nel suo intervento il big dell’Api ha parlato di lista forte, il più giovane ha 23 anni e si chiama Tommaso Ciancarella. Fra loro c’è anche Loredana Lombardo, figlia del presidente della Confartigianato Luigi Lombardo; a sostenerla c’è l’avvocato Vincenzo Calderoni che nonostante il “bidone” delle primarie ha deciso di rimanere nell’area del centro sinistra. «Non ce l’ho fatta – ha detto – ad appoggiare il centro destra». Non poteva mancare il cenno alla implosione del Pdl e alla enorme frammentazione politica: «L’Aquila invece – ha aggiunto Rutelli – deve avere i sostegno di tutta la nazione e deve poter decidere da sola. Tutti dobbiamo collaborare per dare una stagione nuova all’Aquila. Cialente ha tenuto alto l’orgoglio di questa città è tempo che il governo restituisca agli aquilani il loro ruolo».
«Chiediamo al governo di aiutare il riscatto dell’Aquila con misure concrete. Chiederò al premier Monti di non imporre l’Imu sulle case distrutte dell’Aquila – ha continuato Rutelli – Ancora: è importante che dopo una fase complessa come quella che abbiamo vissuto, tutti i poteri tornino a chi sta qui. Le decisioni devono essere presi qui. Cialente merita di avere intorno a sé tutta la città. Il fatto che siano dieci i candidati è un paradosso». «Ci vediamo oggi e ci vedremo nella campagna elettorale. Continueremo ad essere vicini. Gli Italiani non lasceranno da soli gli aquilani».
Il sindaco Massimo Cialente ha sottolineato di non aver perso pezzi come è accaduto in altre coalizioni. «L’Idv ha fatto una scelta diversa – ha sottolineato – Per il resto la coalizione si presenta unita agli elettori. In questi anni difficili abbiamo tenuto la barra dritta. Altri invece stanno affrontando la campagna elettorale senza capire bene cosa sta sta succedendo».
Intanto, a proposito di divisioni non si è fatta attendere la replica del segretario provinciale di Rifondazione comunista, Francesco Marola, dopo l’affondo di Carlo Benedetti: «La Federazione della Sinistra è un soggetto politico federativo che ambisce a riunire i partiti della sinistra italiana oggi divisi – ha scritto in una nota – Benedetti dichiara di non aver mai aderito a questo progetto, a differenza del suo ex partito che è tuttora uno dei soggetti promotori. La sua candidatura nelle fila del Pd porta finalmente un elemento di chiarezza che permette anche alla città dell’Aquila di intraprendere questo percorso di riunificazione della sinistra alternativa al Pd». (A.Cal.)