Melania, colpo di scena nelle indagini: esame del dna per due stranieri

Teramo, 30 mar 2012 – Colpo di scena sull’omicidio di Melania Rea: il gup di Teramo, Marina Tommolini, ha deciso di effettuare il prelievo della saliva a due operai macedoni che si trovavano al lavoro in un cantiere nei pressi del luogo del delitto, a Ripe di Civitella (Teramo).
Il prelievo servirà ad individuare altro Dna, oltre quello di Salvatore Parolisi, eventualmente presente sulla bocca della donna di Somma Vesuviana. Questa pista tracciata dal giudice, della quale non si conoscono particolari anchè perchè l’udienza di stamane durata quasi sei ore era a porte chiuse, non era stata ancora espletata. Su questo aspetto il legale delle parti civili, Mauro Gionni, giudica utile «ogni elemento che possa portare all’accertamento della verita’». Dunque per il giudice Tommolini la prova regina su cui basare il processo resta il Dna isolato sulla bocca di Melania. Per il 13 luglio e’ stata fissata la data dell’udienza in cui saranno discusse le perizie per le quali sono stati concessi 90 giorni di tempo per il deposito. E l’11 maggio inizieranno le operazioni peritali di genetisti e medici legali.
IL FRATELLO, SPERO SOLO VENGA FUORI LA VERITA’ – Michele Rea, il fratello di Melania, mantiene la sua compostezza e in questa fase del processo a carico del cognato Salvatore Parolisi si sente di dire poco. «Mi auguro che venga fuori la verita’», sono le uniche parole pronunciate all’uscita dall’aula "Falcone e Borsellino" a Teramo. Nessun incrocio di sguardi con Salvatore. Per tutta la giornata e’ rimasto accanto al papa’ Gennaro ed alla mamma Vittoria Garofalo che, ad un certo punto dell’udienza, e’ uscita in lacrime dall’aula. Erano lacrime di dolore di una madre costretta a rivivere il dramma che ha colpito la tranquilla famiglia Rea. Gli avvocati del caporalmaggiore, Nicodemo Gentile e Valter Biscotti, non hanno proferito parola con i giornalisti. Al processo di oggi, sono stati sentiti anche i tre testimoni: il militare che il 18 aprile era di sentinella nel bosco di Ripe di Civitella (in quei paraggi c’e’ un ‘area per le esercitazioni militari), un ragazzo di Ascoli Piceno che aveva dichiarato di avere visto una persona a Colle San Marco apparentemente simile a Parolisi e l’addestratore del cane molecolare. Tutti e tre hanno ribadito la versione dei fatti fornita in precedenza anche se quella di Maccio’, (l’addestratore del cane molecolare) non e’ parsa affidabile. Ed e’ facile, percio’ che venga posta a confronto con quella dell’altro conduttore del cane, Peres. «Interessante» e’ parsa, invece, alle orecchie dell’avvocato delle parti civili, Mauro Gionni, la ricostruzione fatta in aula dalla sentinella che aveva avvertito dei rumori provenire dalla zona in cui e’ stato trovato il corpo di Melania.