L’Aquila: con Mancini la politica dei piccoli passi verso la ricostruzione

31 marzo 2012 | 16:05
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L’Aquila: con Mancini la politica dei piccoli passi verso la ricostruzione

L’Aquila, 31 mar 2012 – Il segretario Lelio De Santis, ha parlato di nuova fase, di aria nuova e volti nuovi dimenticando forse per un attimo di essere capolista nella formazione dell’Idv, una delle liste che sostiene Angelo  Mancini insieme a L’Aquila oggi, composta questa sì da molti volti nuovi soprattutto espressione del mondo della scuola.

Il segretario De Santis ha ribadito: «Fuori gli opportunisti e sobrietà nella campagna elettorale> collocando Mancini come elemento di discontinuità fra il cialentismo e l’armata Brancaleone, facce della stessa medaglia. Per governare la città  per Carlo Costantini ci vuole un preside che sappia condurre per mano gli aquilani come si fa con i ragazzi per programmare insieme il futuro. Mascitelli ha posto l’accento sulla piena autonomia dei livelli nazionali nei confronti della piazza aquilana non perdendo l’occasione per lanciare un fendente nei confronti del ministro Fabrizio Barca: <é ora che della ricostruzione dell’Aquila parli in parlamento e non solo nelle trasmissioni televisive».

Noi vigileremo affinchè venga fatto subito il decreto ministeriale che faccia seguito a quello sulle liberalizzazioni per sbloccare i 90 milioni del de Minimis (ex zfu). Ancora una volta si è emozionato Angelo Mancini parlando delle ragioni che lo hanno portato a mettersi in gioco . «Il limite della politica – ha detto – è la politica stessa. Il nostro è un servizio per la città, non un privilegio».

No alle imprese faraoniche, no ai programmi a lunga scadenza. Mancini sceglie l’oggi, il presente, per attuare in città la politica dei piccoli passi verso il lungo percorso della ricostruzione. «Già far partire un aggregato del centro storico significa dare una speranza – ha detto – e fermare l’esodo degli aquilani».

Nella lista civica persone comuni, ma oneste e competenti. Nel logo della lista L’Aquila oggi, c’è la torre di palazzo Margherita. Mancini ha fatto “l’appello” leggendo uno per uno i nomi che la compongono: Massimo Antonelli, Giovanna Arnone, Marco Bafile, Claudio Benedetti, Francesca Berardi, Chiaromonte Biordi, Marco Buzzelli, Daniele Compare, Fabio Cortelli, Paolo Cozza, Walter Di Fabio, Paola Di Marco, Elisabetta Di Stefano, Danilo Di Virgilio, Irene Duindee, Domenico Evangelista, Francesco Fagnani, Fabrizio Giorgio, Ilaria Graziani, Merida Ibrahimi, Ottavio Luigini, Roberto Maccarone, Pier Paolo Mancini, Emiliano Marchitelli, Alessio Miconi, Marco Pericoli, Giacomo Pio, Enrica Santucci, Ilaria Scarascia, Francesca Stecca, Fabio Tiberti, Marco Trivelloni. Nella lista dell’IdV ci sono Lelio De Santis, Sergio Adriani, Massimo Bene, Serafino Carosi, Paola Cialfi, Daniela Ciccone, Mauro Colognola, Giancarlo Crosta, Gaetano De Benedictis, Marilena De Ciantis, Liliana Del Biondo, Luciana De Paolis, Valter De Silvestri, Lucia Di Giulio, Giuliano Di Nicola, Massimo Di Ramio, Pasquale di Sabbato, Felice Gentile, Duilio Gianvicnenzo, Maurizio Lentisco, Pierpaolo Mandosi, Maurizio Marucci, Franco Marulli, Antonio Menga, Paolo Paoletti, Nicolina perilli, Maria Teresa Tatozzi, Giuliano Tomassi, Raffaella Santucci, Stefania Savastano, Grazia Schiavi, Luana Scimia. A.Cal.