Trasporti, D’Alessandro: «Studenti e pendolari a piedi, ma la Giunta non se ne preoccupa»

31 marzo 2012 | 16:41
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Trasporti, D’Alessandro: «Studenti e pendolari a piedi, ma la Giunta non se ne preoccupa»

L’Aquila, 31 mar 2012 – «Lascia senza parole il disastro che si sta consumando, ancora in questi giorni, sulla pelle di lavoratori e studenti pendolari, per i quali, ogni giorno sempre di più, la maggior fatica consiste nell’affrontare i disagi del viaggio, piuttosto che il lavoro vero e proprio».

Sono le parole del vice Capogruppo regionale dell’IdV  Cesare D’Alessandro cita il caso, «non ultimo ma forse il più eclatante, degli studenti e dei lavoratori pendolari che, a centinaia, sono rimasti a piedi sui binari della stazione di Alanno, non trovando posto nelle uniche due carrozze; lo stesso accade da tempo per il trasporto su gomma, con le corse che scompaiono come per magia»

«Il Governo nazionale e quello regionale – spiega D’Aessandro –  dinanzi a un aumento assolutamente prevedibile del pendolarismo (causa il costo del carburante, le maggiori tasse, la crisi occupazionale etc.) anziché provvedere per tempo a garantire maggiori fondi e disponibilità, quindi una migliore e più ricca offerta, rimangono a braccia conserte, testimoni passivi del loro stesso fallimento.

Mentre Trenitalia si rifa il lifting rinnovando le carrozze della business class, i lavoratori e gli studenti, quelli che già pagano in prima persona e più di tutti la crisi economica, devono fare i conti con l’aumento delle tariffe e la riduzione delle corse, perciò viaggiando a un prezzo più caro (10%) e stipati come sardine»

«Di fronte a tutto questo – prosegue il Consigliere dell’IdV – l’Assessore ai Trasporti non proferisce sillaba, è latitante insieme al suo direttore, troppo occupati a preparare le liste delle prossime elezioni amministrative. Non una proposta, né un rimedio temporaneo, neanche un pannicello caldo!

Chiederò che martedì prossimo in Consiglio regionale, l’Assessore Morra venga a riferirci su una situazione ormai insostenibile del trasporto pubblico – conclude –  prospettando rimedi e soluzioni per la necessaria riorganizzazione delle linee di trasporto nell’interesse degli studenti e dei pendolari»