Italia Nostra: «ancora avvoltoi su L’Aquila»

5 aprile 2012 | 15:38
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Italia Nostra: «ancora avvoltoi su L’Aquila»

L’Aquila, 5 apr 2012- Chiarezza sui fondi stanziati e su come sono stati spesi e vincolo paesaggistico dell’intero centro storico dell’Aquila: lo chiede, nel terzo anniversario del terremoto, Italia Nostra che denuncia «sprechi di risorse senza alcun criterio di programmazione», «incertezze sul futuro degli abitanti», «speculazioni sotterranee e appetiti».

«Tre anni dopo – afferma l’associazione – L’Aquila è peggiore del giorno dopo il terremoto: ferita, sepolta, saccheggiata» e il «centro storico appare un’aquila morente, circondata da avvoltoi in volo pronti a calare sulla preda».

Italia Nostra afferma che la proposta della Soprintendenza ai beni Monumentali e Paesaggistici dell’Abruzzo di vincolare l’intero centro storico per evitare scempi e abusi «é stata bloccata dal Commissario per la Ricostruzione e dal responsabile della Struttura tecnica di missione».

L’associazione denuncia anche «la farraginosa struttura per l’esame dei progetti dei privati: la filiera di Fintecna, Reluis e Cineas che assorbe ben 12 milioni l’anno, mentre nella maggior parte dei Comuni del cratere i progetti vengono approvati dalle stesse amministrazioni a costi di istruttoria irrisori».

Italia Nostra chiede che i poteri passino definitivamente, per i rispettivi ruoli, alle amministrazioni locali e alle soprintendenze, individuando nuove modalità di coordinamento, di indirizzo e di programmazione e che il piano di ricostruzione predisposto dal Comune dell’Aquila, basandosi sui fondamentali concetti di restauro conservativo, venga immediatamente reso operativo e applicato sia al centro storico sia a quelli di tutte le oltre 50 frazioni colpite dal sisma.