Ricostruzione, piccoli comuni: domani Barca incontrerà sindaci a Rocca di Mezzo

L’Aquila, 5 apr 2012 – Il ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca – che stasera parteciperà all’Aquila alla fiaccolata in ricordo delle 309 vittime del terremoto – domattina incontrerà i sindaci dei 56 piccoli comuni del cratere sismico presso il municipio di Rocca di Mezzo . Nella circostanza, secondo quanto si è appreso, i sindaci chiederanno interventi per i piani di sviluppo socio-economico dei territori.
Quello con il ministro sarà un momento di confronto importante, afferma Pierluigi Biondi, sindaco di Villa San’Angelo, uno dei piccoli centri maggiormente colpiti dal sisma. In particolare, ci sarà un confronto sulle ultime ordinanze riguardanti l’emergenza, la ricostruzione e lo smaltimento delle macerie. Ma non solo: uno dei problemi maggiori è quello delle seconde case. Moltissimi sono gli abitanti che hanno anche una dimora nel centro storico del paese, o che ne hanno acquistata una per le vacanze; in questo caso non si tratta solo di italiani, ma anche di stranieri innamorati della bellezza dei luoghi e che avevano restaurato molte abitazioni fatiscenti o inutilizzate. «I nodi irrisolti – sostiene Biondi – sono ancora molti. Non c’é una normativa adeguata per i centri storici che spesso conservano piccoli gioielli di architettura. Sulla modalità di approvazione dei piani di ricostruzione c’é già un decreto, ed é anche abbastanza chiaro, ma mancano i piani di sviluppo socio-economico, un aspetto fondamentale per evitare che tanti piccoli paesi vengano abbandonati completamente, favorendo una migrazione che in molti casi riguarderà centri fuori dalla nostra provincia o addirittura dall’Abruzzo». Secondo Biondi, la visita del ministro rappresenta un motivo di fiducia nei confronti del Governo: «E’ fondamentale per noi il contatto diretto. Sinora spesso erano stati i rappresentati dei piccoli comuni, seppure legittimati e validi, a partecipare a incontri di questo tipo, mentre è importante che ci sia un confronto diretto a tre anni dal terremoto, con una ricostruzione molto complessa e lunga»