Anniversario sisma, Gabrielli: il nostro paese non può più rimanere insensibile

L’Aquila, 6 apr 2012 – Nel giorno del terzo anniversario del sisma del 2009 Franco Gabrielli, capo del Dipartimento di Protezione Civile e già prefetto della città, è tornato a L’Aquila per parlare di prevenzione. «L’unica vera prevenzione non è quella di immaginare la possibilità di individuare dei precursori che ci dicano come, dove e quando reagire. L’unico vero sistema di prevenzione è quello di costruire gli edifici, le case in modo corretto».
Con queste parole Gabrielli ha introdotto la sua lezione magistrale dal titolo "La preoccupazione della prevenzione – La Protezione Civile e la cultura della sicurezza in Italia", invitato dalla Fondazione "6 Aprile per la vita". «A L’Aquila si sta celebrando un processo nel quale, a torto o a ragione, si pensa che ci sia stata una comunicazione di rassicurazione – dice il numero uno della Protezione Civile. E posso dire che ancora oggi ricevo sul territorio, da parte degli amministratori, l’invito a rassicurare. Il tema della rassicurazione è insito in questo modo errato di affrontare i problemi. Si preferisce essere rassicurati, invece che essere posti di fronte al dilemma "ma la mia casa in che condizioni è? La scuola dove mando i miei figli in condizioni è? E l’ospedale dove devo curarmi? Gli edifici sono in grado di sopportare le sollecitazioni sismiche?"».
In merito al commissariamento e alla nuova attenzione che il Governo Monti sta dedicando alle problematiche della città Gabrielli ha detto che «non ci deve innamorare delle formule. Stiamo parlando di un commissario delegato dal Governo e da questa comunità. Evidentemente quello che non va non tanto la formula, ma la sottostante comunità». Gabrielli, con le sue parole, ha voluto anche sollecitare lo Stato, le istituzioni e i cittadini a non rimanere più indifferenti e «insensibili davanti a queste catastrofi, alle tante morti. Questi morti – ha detto – sono sulla coscienza di tutti, per quello che non abbiamo fatto per salvarli e per quello che dovremo fare in futuro per far si che ciò non accada più». «Dimenticando – ha sottolinenato – non renderemo un servizio alla comunità».
Franco Gabrielli ha parlato di prevenzione, anzi di preoccupazione per la prevenzione. Quindi attivarsi ancor prima di prevenire. Per il capo della Protezione Civile prevenzione vuol dire prevenzione strutturale, ma anche prevenzione di protezione civile, quella fatta di piani aggiornati e condivisi e «non lasciati dentro qualche scrivania ad impolverarsi». Il paese, ha detto, «ha bisogno di uomini preparati e pronti al sacrificio».
«Io stesso ancora oggi a tre anni di distanza dal terremoto, ricevo continue sollecitazioni da parte delle istituzioni perché si rassicuri, perché alla fin fine è questo quello che si va a ricercare». Con queste parole l’ex prefetto dell’Aquila ha risposto ai giornalisti che chiedevano un suo commento sulla telefonata intercettata ed intercorsa tra l’ex numero "uno" della protezione civile, Guido Bertolaso e l’ex responsabile regionale dello stesso Ente, Daniela Stati. Nella telefonata (entrata nel processo contro i sette membri della commissione grandi rischi) Bertolaso annunciava alla collega l’arrivo in città degli esperti che avrebbero dovuto tranquillizzare la popolazione agitata per il sciame sismico in atto da mesi.
di Eleonora Ferroni