
L’Aquila, 10 apr 2012 – Wwf, Lipu, Cobas, Nuovo Senso Civico, Cia e poi, ancora, Comitato pendolari di Avezzano, Cittadini di Bomba ed altre associazioni spontanee di cittadini, stanno partecipando al sit-in promosso all’Aquila contro la riunione del Comitato di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) della Regione Abruzzo – oggi e domani – su un ordine del giorno che comprende 64 progetti, tra cui il Piano regionale dei Trasporti e l’impianto gas di Bomba (Chieti).
Un centinaio i partecipanti, con fischietti, tamburi, striscioni e cartelli: ‘E’ una V.I.A. Crucis‘, si legge su uno; ‘Mettetevi sulla retta V.I.A.’ è scritto su un altro.
Tanta rabbia da parte dei manifestanti e insieme la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di pazzesco: «Un ordine del giorno con decine di progetti che dovranno essere discussi come se si fosse in una catena di montaggio, con pochi minuti a disposizione per esaminare pratiche molto complesse. Un modo di procedere – dice Augusto De Sanctis, del Wwf Abruzzo – che al dice lunga sulla qualità delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale se si pensa che per esaminare il piano regionale dei trasporti i componenti del V.I.A. avranno a disposizione 45 minuti».
Comitati e associazioni ambientaliste lamentano poi il fatto che, pur presentata regolare richiesta di audizione per alcuni progetti, da parte del Comitato V.I.A. non giunge alcuna risposta e, quindi, non viene fissato né giorno, né ora, ma è il presidente a decidere sul momento. La conseguenza, è che gli interessati devono essere comunque presenti al momento delle riunioni, da qualsiasi parte della regione provengano, senza avere di contro certezza che saranno auditi.
CHIODI: CON INFORMATIZZAZIONE ANCORA PIU’TRASPARENZA – «Non si può accusare il Comitato VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) di essere poco trasperante e disattento alle istanze provenienti dalla società abruzzese e dai portatori di intertesse: i fatti dimostrano, invece, il contrario». Così il presidente della Regione Abruzzo replica alle critiche mosse da un consigliere di opposizione che accusa il Comitato di essere troppo burocratizzato e superficiale nelle decisioni.
«La Regione – spiega Chiodi – non ha mai fatto difficoltà a consentire l’accesso agli atti in relazione alle procedure di valutazione ambientale: anzi, a riprova di questo voglio ricordare che sul sito esistono archiviate pratiche della VIA risalenti al 2002 che ci consentono di migliorare ulteriormente tutto il lavoro già esistente, permettendo un accesso diffuso e la possibilità, per tutti, di fruire direttamente delle informazioni, inoltre, con l’abolizione del ‘cartaceo’ le aziende che non dovranno più presentare la documentazione cartacea per i progetti di valutazione ambientale, spesso costituiti da decine di faldoni».
«Tutto ciò – continua Chiodi – pone la Regione Abruzzo ai vertici delle Regioni italiane che consentono l’audizione diretta di associazioni, organizzazioni, enti e istituzioni che facciano richiesta di partecipare alle sedute del Comitato: in questo modo viene garantito un ulteriore strumento di partecipazione alla cittadinanza e si riducono al minimo i contenziosi; infatti non si ha memoria di contenziosi persi a causa della mancata trasparenza e partecipazione alle procedure VIA».
Il Presidente, inoltre, ha sottolineato che con l’informatizzazione delle pratiche VIA, che è stata resa possibile grazie al ricorso alle nuove tecnologie e a sistemi informatici innovativisi realizza un indubbio vantaggio per i cittadini interessati che non sono più costretti a recarsi di persona negli uffici pubblici e per le imprese, che avranno un risparmio consistente nei tempi e nei costi delle procedure. Tutte queste informazioni implementano il sistema di conoscenza del territorio in modo chiaro, trasparenze, veloce e soprattutto a costo zero per le imprese. «Siamo convinti che la lotta alla burocrazia passa anche attraverso queste iniziative che il settore Ambiente e la Regione Abruzzo hanno da sempre coltivato, con processi di lavoro intensi e sinergici».
ACERBO, CHIODI STUDI LE DIRETTIVE EUROPEE – «Oggi è stata una bella giornata di vigilanza popolare. Il comitato VIA della Regione è stato presidiato da almeno duecento persone. Sono lieto di aver fornito alle associazioni e ai comitati la convocazione e l’ordine del giorno consentendo una rapida mobilitazione. Le strane procedure che per anni sono state in vigore alla Regione Abruzzo prevedono che solo ai proponenti dei progetti (cioè le imprese e gli enti) siano inviate le comunicazioni». Lo dichiara Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione Comunista. «Se il sottoscritto non faceva richiesta in qualità di consigliere regionale dell’ordine del giorno delle sedute del Comitato VIA previste nel mese di aprile i cittadini e le associazioni non avrebbero saputo nulla. E’ quello che accadde per la centrale Powercrop di Avezzano sulla quale il parere VIA inspiegabilmente positivo è stato reso noto alla popolazione un anno dopo. Lo dico non per menar vanto ma per segnalare l’assurdità di un andazzo che deve finire. Tutto l’andamento della giornata dimostra che le nuove norme per la trasparenza che ho fatto approvare con una dura battaglia sulla finanziaria a fine dicembre (e che entreranno in vigore da fine aprile) sono indispensabili e vanno difese a oltranza. Comunque è stata una bella giornata che mostra quanto sia utile un’azione di movimento coordinata dentro e fuori le istituzioni. Invece di cercare di cancellare la nuova normativa come chiedono il direttore Sorgi e la Confindustria è bene che Chiodi e la sua maggioranza dedichino qualche minuto allo studio delle direttive europee sulla valutazione di impatto ambientale e delle leggi in vigore nelle altre regioni».