L’Aquila, il Comune alla riconquista dei 99 castelli fondatori

L’Aquila, 11 apr 2012 – Un percorso turistico alla scoperta dei novantanove castelli diruti che contribuirono alla fondazione della città dell’Aquila. Il progetto ambizioso è nella mente dell’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni e del consigliere comunale Pasquale Corriere, appassionato alla storia della città dell’Aquila. Tappa obbligata per raggiungere l’obiettivo è “l’annessione” al patrimonio comunale di tutte le aree dei 99 castelli fondatori attraverso azioni legali.
Nessuno vuole tuttavia portare avanti una guerra santa contro le frazioni aquilane. I contenziosi saranno intrapresi soprattutto per riconquistare i territori dei castelli enclave al di fuori dell’Aquilano, è il caso di Racino, Rocca Odorisio, Piscignola, non lontani da Antrodoco. Una sentenza del 1933 stabilisce che tutti i castelli diruti sono patrimonio del comune dell’Aquila. In molte di queste aree ci sono i ruderi di fortezze che non sono in cattivo stato, in altri casi non c’è più nulla. L’obiettivo è far gestire il patrimonio direttamente dall’ente comunale così come accaduto per la tenuta di Santogna.
Pasquale Corriere ha ricordato che l’Ente ha già recuperato alcuni castelli, reintegrandoli al patrimonio comunale: Spidillo, Rocca delle Vene, Rio fucino e Cascina. Di recente recuperata una parte del castello di Chiarino contro il comune di Fano. L’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni ha ricordato che il comune ha risolto con l’Uso civico alcuni contenziosi annosi procedendo a sclassificazioni di terreni che hanno perso la loro funzione originaria. Si tratta di un atto dovuto in conformità con quanto previsto da una nuova normativa Regionale. La sclassificazione talvolta rappresenta una risposta anche alla ricostruzione per tutti quei cittadini che hanno avuto le abitazioni danneggiate ricadenti su terreno gravato di uso civico. Senza sclassificazione non potrebbero ricevere i contributi in quanto non in possesso del titolo della proprietà del terreno su cui si trova l’abitazione
Intanto sempre sul fronte uso civico l’amministrazione ha emanato un avviso pubblico per l’utilizzo del bosco la montagnola teso a ricevere le manifestazioni di interesse da parte di coloro che vogliono usare il legnatico. In vista anche un bando per la realizzazione di stalle su terreni gravati da uso civico.
A.Cal.