
L’Aquila, 11 apr 2012 – «Se le strutture tecniche e amministrative della Regione permettono nel giro di poche ore l’accesso agli atti ad un consigliere regionale che ne ha fatto richiesta, è evidente che nessuno nasconde niente». Lo afferma l’assessore alla Pianificazione territoriale in merito alle polemiche su una presunta diffidenza degli uffici regionale a fornire l’ordine del giorno della riunione del Comitato Via (valutazione d’impatto ambientale) a soggetti esterni al comitato stesso.
«Mi sembra, al contrario, che gli uffici regionali abbiano mostrato una grande tempestività nel dare risposte e consegnare atti a chi li richiedeva – insiste l’assessore -. Non solo, l’aver fornito tutta la documentazione richiesta nel giro di poche ore saltando in questo modo i 30 giorni indicati dalla legge, è segno di grande trasparenza del Comitato e di una chiara volontà a mettere a disposizione, nei limiti di legge, il materiale tecnico e amministrativo».
Ma il tema "caldo" sul Comitato Via riguarda anche la nuova veste che esso dovrà avere secondo quanto stabilito dall’articolo 63 della Finanziaria regionale.«I problemi sono due – si legge in una nota della Regione – uno di cosiddetta "compatibilità legislativa", l’altro di carattere organizzativo».
«Sul primo aspetto – spiega il direttore Antonio Sorgi – come Regione ci siamo sempre mossi nel rispetto puntuale di quanto stabilito dal Codice per l’Ambiente e l’articolo 63 in alcuni casi contrasta con il Codice per l’Ambiente. Sul secondo punto – aggiunge Sorgi – è necessaria una profonda trasformazione dell’attuale direzione Ambiente, che richiede l’impegno di importanti risorse umane, strumentali e economiche. Subito dopo l’approvazione della nuova Via ho proposto agli assessori e direzioni competenti una ipotesi di riorganizzazione che conforma l’attuale dotazione organica del personale alle nuove funzioni e competenze che l’articolo 63 disegna per la nuova Via. Il nodo riguarda anche la dotazione strumentale (dai computer alle attrezzature tecniche alle autovetture idonee) con la possibilità di convenzioni con enti pubblici come Cnr, Ispra. E tutto questo – conclude Sorgi – richiede un importante impegno di spesa e maggiori oneri per la Regione Abruzzo».
«Tutto ciò premesso – conclude l’assessore – ci sono segnali da non sottovalutare riguardo l’allungamento dei tempi di importanti opere che rischiano di ‘incagliarsi’ nel nuovo metodo proposto, non a caso l’Anas ha segnalato l’urgenza di conoscere gli esiti di progetti in esame sottolineando che se la tempistica dovesse superare la prossima stagione estiva ci sarebbe il rischio che le risorse connesse al terremoto potrebbero essere veicolate altrove. La trasparenza necessaria è certamente garantita dalle nuove procedure on line, e un ulteriore appesantimento, come da richieste ex art. 63 della Finanziaria, finirebbe per creare un vulnus che, siamo certi, travalicherebbe le buone intenzioni del proponente».