
Roma, 13 apr 2012 – Riprende il viaggio "Verso Mezzogiorno" del ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca: dopo la Puglia e la Sicilia, domani e il dopodomani in Abruzzo. In particolare, domani, 16 aprile – precisa il dicastero in una nota – il ministro arriverà all’Aquila per ascoltare i progetti degli studenti in tema di ricostruzione.
Seguirà, presso il Municipio di Fara San Martino (Chieti), un confronto con sindaci e imprenditori impegnati nel settore turistico. Nel pomeriggio, a Santa Maria Imbaro (Chieti), Fabrizio Barca prenderà parte al workshop "L’innovazione per lo sviluppo: le sfide per il futuro".
Il viaggio proseguirà il 17 aprile a Pescara. Nel corso della mattinata, appuntamento con i dirigenti scolastici e, successivamente, con gli operatori dei nidi per l’infanzia e delle ADI. Chiuderà la due giorni abruzzese l’incontro con la Consulta del Patto per lo sviluppo dell’Abruzzo.
MIA CASA ABRUZZO: BARCA INTERVENGA SULLE CASE ATER – Oggi, Pio Rapagnà del Mia Casa Abruzzo, attraverso una nota ha chiesto a Barca di annunciare «le decisioni che intende assumere rispetto al ruolo del provveditorato interregionale alle Opere pubbliche al quale il presidente della Regione Gianni Chiodi ed il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente avevano assegnato il compito di ricostruire e mettere in sicurezza antisismica gli immobili di edilizia residenziale pubblica regionale e comunale, classificati E, distrutti o danneggiati dal terremoto del 6 aprile 2009».
«Nella totale assenza nel merito del Consiglio Regionale – aggiunge Rapagnà – spetterebbe al nuovo ministro svolgere quel ruolo di raccordo di “coesione istituzionale e sociale” tra gli enti locali impegnati nella ricostruzione al fine di favorire il rapido impiego delle risorse e lo svolgimento delle attività amministrative ordinarie e straordinarie previste dalle ordinanze e dai decreti emessi nel corso dei tre anni ormai inutilmente trascorsi. Fino ad ora, nel corso delle sue gradite e importanti presenze, non ha detto alcuna parola in merito alla riparazione e ricostruzione del patrimonio abitativo pubblico cosi come prevista dalla ordinanza della presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009, la quale tre anni fa valutava in 150 milioni di euro la somma complessiva prevista per la esecuzione dei lavori».
«A tale scopo – continua Rapagnà – Chiodi e Cialente stabilirono di attribuire 107 milioni di euro per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell’ATER e 43 milioni di euro per gli interventi da porre in essere sugli immobili di proprietà dei Comuni: con apposite “convenzioni” venne stabilito che degli alloggi ATER classificati A-B e C si occupasse l’ATER dell’Aquila mentre degli alloggi ATER classificati E e di tutti gli alloggi classificati A-B-C ed E di proprietà del Comune dell’Aquila si occupasse esclusivamente il provveditorato interregionale alle Opere pubbliche, in quanto più attrezzato. Il Mia Casa fa sapere al Ministro Barca che, mentre l’ATER dell’Aquila ha avviato la ricostruzione “leggera” del propri alloggi, il Comune dell’Aquila non ha mosso un dito, mentre il provveditorato alle Opere pubbliche, per circostanze non esplicitate, è sostanzialmente “bloccato” nell’opera di ricostruzione pesante: in ciò è opportuno che il Ministro dica, con una certa sollecitudine, se intende confermare le scelte fatte dal Chiodi e Cialente, oppure modificarle seguire un’altra strada».