Terremoto, casette: pronta proroga triennale

13 aprile 2012 | 13:32
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Terremoto, casette: pronta proroga triennale

L’Aquila, 13 apr 2012 – Pronta la proroga di ulteriori 36 mesi per i manufatti temporanei realizzati all’interno del territorio comunale dell’Aquila. Il provvedimento, valido per le 1.042 "casette" autorizzate in base alla delibera consiliare numero 58 del 25 maggio 2009, sarà contenuto in una delibera di Giunta comunale studiata dall’assessore all’Urbanistica Roberto Riga che verrà ratificata forse oggi stesso dall’esecutivo uscente del sindaco Massimo Cialente.

Tra le altre ipotesi di cui si è parlato nei giorni scorsi, una riapertura "controllata" dei termini per le autorizzazioni, tuttavia poi smentita dall’assessore, e l’equiparazione dei cittadini terremotati a coltivatori diretti che, possedendo una certa quantità di terreno, hanno l’opportunità di realizzarci all’interno la propria abitazione. 

TINARI: LA SAGRA DELL’INCOERENZA «Ormai siamo alla sagra dell’incoerenza e della presa in giro sulla questione delle casette provvisorie che i terremotati aquilani si sono costruiti». A sottolinearlo, attraverso una nota, è il consigliere comunale Roberto Tinari.

«L’assessore Roberto Riga – spiega Tinari – fa trapelare la notizia che la Giunta comunale starebbe per adottare un provvedimento che tranquillizzerebbe le migliaia di famiglie aquilane che, senza chiedere niente a nessuno e senza pesare sulle case pubbliche, a loro spese si sono costruite l’unico rifugio possibile, avendo perso la propria abitazione a causa del sisma. Dopo aver seminato il terrore per mesi e mesi, paventando ordinanze di demolizione che hanno gettato nel panico tantissimi aquilani, già alle prese con disagi di ogni genere, a pochi giorni dalle elezioni la Giunta Cialente sarebbe pronta a chiudere un occhio. Da un anno o quasi sto intraprendendo, in perfetta solitudine (tranne la nascita di gruppi elettoralistici dell’ultima ora), una battaglia a difesa di questi nostri concittadini, affinché il sindaco e la sua amministrazione predisponessero una sanatoria per le casette realizzate in luoghi compatibili e non soggetti a vari rischi. Per guadagnarsi il consenso elettorale, i signori che fino ad oggi hanno governato sono pronti a fare marcia indietro. In che termini non lo sappiamo; dovremo leggere la delibera, se mai sarà adottata. Il commento non può che essere uno solo: vergogna!»