Bambini: a 8 anni possibile prevedere futuri disagi psichiatrici

14 aprile 2012 | 23:34
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Bambini: a 8 anni possibile prevedere futuri disagi psichiatrici

Helsinki, 14 apr 2012 – Prevedere nei bambini la probabilità di un trattamento psichiatrico in età adulta. Secondo uno studio dell’Università di Helsink è possibile, attraverso un’indagine sulla salute mentale dei bimbi all’età di 8 anni.  Alcuni comportamenti infantili sarebbero infatti sintomatici della possibile necessità, durante l’adolescenza o l’età adulta, di sottoporsi a trattamenti psichiatrici.

Nella ricerca di David Gyllenberg è stato esaminato il benessere psichico di circa 6mila bambini finlandesi attraverso un’indagine condotta nel 1989; di questi stessi soggetti è stato poi seguito l’eventuale uso di farmaci psicotropi e il ricovero in ospedali psichiatrici nell’età dai 12 ai 25 anni. Entrambi questi elementi – psicofarmaci e ricoveri – erano legati a sintomi già riportati a 8 anni.

Un’avvisaglia di depressione a quell’età, per esempio, era connessa a successivi trattamenti per depressione, sia nei maschi sia nelle femmine, mentre un background familiare non sano era associato a una serie di cure psichiatriche negli adolescenti e nei giovani adulti di entrambi i sessi.

Non tutti i valori predittivi, però, sono uguali nei maschi e nelle femmine: i primi mostravano sintomi diretti verso l’ambiente (aggressività, bullismo, furto), le seconde li rivolgevano su se stesse (depressione e ansia). «Se gli sviluppi della ricerca supporteranno i risultati di questa tesi e la salute mentale rientrerà tra i check up scolastici – ha detto Gyllenberg – bisognerà tenere conto delle differenze di genere. In ogni caso, per prevenire disordini mentali gravi, dovremmo essere in grado di identificarli in tempo».