L’Aquila, Properzi a Barca: «Servono soluzioni concrete»

L’Aquila, 16 apr 2012 – «La exit strategy, la smart city, e chi più ne ha più ne metta, il problema e la sfida è passare dalle semplificazioni verbali alle soluzioni. Lo sforzo del governo rappresentato dal ministro Barca non può limitarsi a enunciati teorici, ma sul tema dello sviluppo si tratta di coordinare le azioni della Regione e degli enti locali intorno a un vero progetto sostenuto dal governo che deve reinvestire all’Aquila l’effetto moltiplicatore del cantiere ricostruzione». Lo dice Pierluigi Properzi, candidato sindaco di “Domani L’Aquila” sostenuto dal Popolo della libertà, commentando alcune dichiarazioni del ministro Fabrizio Barca in visita all’Aquila.
«L’Aquila – aggiunge Properzi – ha una sua specificità, e di questa sono consapevoli soprattutto gli aquilani. Il vero salto di qualità sarebbe accorciare le procedure, renderle veramente efficienti e monitorarne i risultati trasparentemente. Deve emergere il ruolo e la responsabilità del Comune, nel senso che tutto deve tornare veramente in capo ad esso. Basta con le ordinanze, le ordinanze sono state una scelta politica sbagliata, occorre tornare a un governo dei processi in pianta stabile all’Aquila».
«Quanto alla fuga dei cervelli – prosegue Properzi – si contrasta con un lavoro di lunga lena. E qui un ruolo importante lo deve avere l’università, che deve essere parte di un sistema che rema nella stessa direzione. Comune e Università devono far parte di un progetto comune, il nostro ateneo cresce e prospera assieme alla città, le due cose sono strettamente collegate. Non bastano gli sconti economici agli studenti, l’offerta didattica deve puntare sulla qualità. L’Aquila può crescere con un vero Politecnico integrato con la realtà sociale ed economica locale».