Trasporti Abruzzo: il Pd chiede ed ottiene un Consiglio straordinario

AGGIORNAMENTO (20 apr 2012)– E’ stato rinviato a data da destinarsi il Consiglio regionale straordinario dell’Abruzzo sulla problematica dei trasporti, convocato per martedì prossimo, 24 aprile, alle 15. La decisione è stata assunta per concomitanti impegni dell’assessore regionale ai Trasporti, a Roma – insieme agli assessori di tutte le Regioni italiane – per un incontro con il Governo sulle risorse per il trasporto pubblico locale, incluso quello ferroviario, nonché per la discussione del regolamento di attuazione delle nuove norme sulle liberalizzazioni e il patto per l’efficientamento e la razionalizzazione del Tpl.
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L’Aquila, 19 apr 2012 – Un consiglio regionale straordinario per discutere della situazione dei trasporti in Abruzzo è stato chiesto dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico. La richiesta (condivisa anche dalla minoranza e dal Gruppo FLI) è stata già esaminata dal Presidente del Consiglio Nazario Pagano che ha convocato la seduta per il prossimo 24 aprile 2012.
«La nostra richiesta – dice il Capogruppo del Pd Camillo D’Alessandro – è motivata dalla la scarsa attenzione che il Governo e Trenitalia hanno di recente dimostrato nei confronti della Regione Abruzzo ed in generale delle regioni centro-meridionali della dorsale adriatica».
Le nostre reti, spiega Ruffini, sono state escluse da qualsiasi programma di collegamento veloce su ferrovia, le corse diminuiscono drasticamente di anno in anno e le carrozze ferroviarie sono divenute talmente indecenti da renderle nei servizi impraticabili come e più che nei paesi del terzo mondo.
«Noi riteniamo che solo con forti investimenti sulle infrastrutture potremo efficacemente dialogare con altri territori che condividono i medesimi obiettivi e organizzare progetti per aree vaste, come le Macroregioni. Altrimenti ha poco senso parlare “di Europa” e di “Macroregioni” se per raggiungere Roma diventa un’impresa per i cittadini, con treni che impiegano più tempo di 30 anni fa» dice D’Alessandro.
Per l’Abruzzo la posta in gioco è di non ricadere nel girone meridionale. Per questo dobbiamo batterci e chiedere al Governo maggiore considerazione per lo sviluppo infrastrutturale ferroviario dell’Abruzzo.
«Se non facciamo sentire la nostra voce – precisa ancora Ruffini – il rischio per l’Abruzzo è di fare la fine della Riserva Americana del Colorado. Basta andare sul sito di Trenitalia per comprendere come in mezzo all’Italia ci sia un enorme vuoto , una sorta di buco dove non passa più nulla. In quel vuoto c’è anche l’Abruzzo.Nessuna infrastruttura, nessun treno ad alta velocità».
La risoluzione, allegata alla richiesta di consiglio straordinario, impegna il Presidente della Regione Gianni Chiodi a:
– sollecitare il Governo nazionale affinchè anche in Abruzzo ed in particolare sulla dorsale adriatica e sulla tratta Pescara- Avezzano-Roma, anche attraverso lotti funzionali, siano programmati ed effettuati investimenti sul sistema ferroviario adeguati;
– intervenire nei confronti di TRENITALIA perchè siano modificati i nuovi orari di servizio dei treni (in prossimità ed in occasione dell’aggiornamento che avverrà a giugno), ripristinando i collegamenti con il Nord-Italia e migliorando al contempo quelli con Roma riducendo in maniera consistente i tempi di percorrenza;
– valutare positivamente (e assumere le iniziative utili per dare pratica attuazione al programma che Sangritana propone) la proposta di Sangritana nell’offrire corse interregionali veloci nella tratta Bari-Pescara-Bologna nonché le altre ipotesi di presenza in tratte interne dell’Abruzzo come quella di Sulmona-Carpinone e Avezzano-Sora;
– modificare la clausola contrattuale relativa alla durata del contratto di Servizio con Sangritana ai sensi dell’articolo 1339 del Codice Civile e facendo riferimento per la durata all’art. 7 comma 3-ter della legge 33 del 2009, il quale dispone che i contratti di servizio relativi al trasporto ferroviario abbiano durata minima di 6 anni, rinnovabili per altri 6;
– mettere in atto un’azione di “lobbies” assieme ai Presidenti delle Regioni Marche e Molise affinchè il confronto con Trenitalia assuma i caratteri dell’extra-regionalità. Tale concertazione istituzionale dovrà servire a sviluppare i programmi proposti da Sangritana;
– a coinvolgere, per la messa in atto delle azioni previste nei precedenti punti 1 e 2, tutti i parlamentari abruzzesi;