Confronto fra gli aspiranti sindaco, gli aquilani restano a casa

L’Aquila, 20 apr 2012 – Dov’erano gli aquilani-elettori giovedì pomeriggio? Sicuramente non al confronto fra gli otto candidati sindaco. Sotto il tendone c’era non più di un centinaio di persone, numero che è andato progressivamente scemando man mano che il dibattito andava avanti.
Brutto segno, anzi bruttissimo. Non è che a vincere davvero queste amministrative sarà il partitone dell’astensionismo, dell’anti politica, del non voto? Potrebbe essere che molti cittadini abbiano deciso di restare a casa perchè hanno le idee chiare. Sono sicuri di mettere quella croce proprio lì. Del resto il dibattito di ieri non sembra aver aiutato molto nella scelta. Pochi i picchi di arguzia nel tracciato piatto dell’ovvio e della banalità.
Pochi i candidati capaci di andare controcorrente dinanzi alla crudele platea dell’uomo qualunque. Rimuovere le casette? Neanche per sogno, questo il senso delle otto supercazzole dei candidati sull’argomento. Macchina comunale da riorganizzare? Ovviamente, banalmente sì. Trasparenza, ma certo! Rivitalizzare il centro storico. Ancora sì. Risposte banali a domande forse, altrattanto banali.
Meglio registrare allora qualche elemento di novità lanciato dagli otto candidati su vari argomenti: Pierlugi Properzi lancia l’idea della istituzione di un Provveditorato alla Ricostruzione all’Aquila. Angelo Mancini sottolinea l’importanza di un presidio scolastico in centro storico, mentre Ettore Di Cesare boccia il metodo di ricostruzione del centro a macchia di leopardo optando per quella a comparti. Per Vincenzo Vittorini non si può prescindere dalla sicurezza, no al centro storico rattoppato. Enza Blundo insiste sugli affitti in centro a prezzi calmierati. Giorgio De Matteis pone l’accento su trasporti mobilità e parcheggi, tifando per un centro tutto pedonalizzato. Per combattere l’emergenza povertà c’è chi userebbe subito i 90 milioni della zona franca urbana (Verini) e chi faciliterebbe l’accesso al credito (Giorgio de matteis).
Scontro filosofico De Matteis vs. Properzi sul destino del nucleo industriale. Per Gdm è da ampliare co variante, il professore invece dice no al consumo di suolo, meglio razionalizzare gli spazi esistenti del nucleo pieno di vuoti. Il comune deve garantire spazi gratuiti. Di Cesare propone una microzonazione sociale del danno; metodo già usato in Giappone. Cialente invece vuol dare una mano alla piccola economia riaprendo le domande per le ricollocazioni dei commercianti . Vittorini darebbe una mano realizzando un Comune a burocrazia zero e offrendo terreni gratuiti ai piccoli imprenditori. A sorpresa la Blundo propone l’emissione di titoli di credito comunali di piccolo taglio, mentre Mancini punta sulla territorializzazione delle procedure concorsuali.
A.Cal.